giovedì, giugno 23
Quattro salti
Ovviamente non ho visto Emilie Simon. Era troppo presto e sul palco c'era una degna emula dei Sepultura che scaracchiava sul microfono, quindi ho fatto lestamente marcia indietro. Son capitata nel Marais, dove ho accennato qualche passo di danza in una piazzetta stracolma e affumicata dalle grigliate di merguez, sulle note sempreverdi degli A-Ha e di Blondie. Fine della serata in piazza della Bastiglia per le ultime canzoni dei Nada Surf e una carica della polizia.
Per rifarmi andro' a vedere, mercoledi' prossimo, i Thievery Corporation (pagando, questa volta, fior di euri) all'Elysée Montmartre.
Per rifarmi andro' a vedere, mercoledi' prossimo, i Thievery Corporation (pagando, questa volta, fior di euri) all'Elysée Montmartre.
martedì, giugno 21
La Fete de la Musique
Missione impossibile della serata : andare a vedere Emilie Simon che canta al Palais Royal.
Non ci riusciro' mai.
Non ci riusciro' mai.
lunedì, giugno 13
Parigi en chiffres
1: la piantina di basilico che sto cercando di far sopravvivere sul terrazzo.
2: i siciliani con cui ho a che fare ogni giorno in ufficio. Cosa incredibile, lavorano e sono pure simpatici.
3: le mie settimane di permanenza nella capitale.
5: come quinto piano senza ascensore. Poi, a sinistra, abito io.
11: il mio arrondissement, popolare e animato.
30: minuti di strada dal lavoro a casa. A piedi, con il walkman, tra Notre-Dame, il Marais, Bastille e la rue de la Roquette.
157: giorni di prigionia di Florence Aubenas e del suo interprete. Non ce la facevamo più a vedere la sua faccia ovunque...
2: i siciliani con cui ho a che fare ogni giorno in ufficio. Cosa incredibile, lavorano e sono pure simpatici.
3: le mie settimane di permanenza nella capitale.
5: come quinto piano senza ascensore. Poi, a sinistra, abito io.
11: il mio arrondissement, popolare e animato.
30: minuti di strada dal lavoro a casa. A piedi, con il walkman, tra Notre-Dame, il Marais, Bastille e la rue de la Roquette.
157: giorni di prigionia di Florence Aubenas e del suo interprete. Non ce la facevamo più a vedere la sua faccia ovunque...
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