mercoledì, ottobre 19

Nella vecchia fattoria

Sono quasi in pigiama, sto per mettere le tre sveglie che cercheranno di schiodarmi dal letto alle 7.20 domattina, quando all'improvviso l'incoscienza: leggo un breve post di Dave e paf, tutto un mondo mi crolla addosso. O meglio: una valanga di ricordi. Berrettini, serenate a mezzogiorno in scenari di cartapesta, il cuoco Marco un po'fighetto, sopracciglioni e camicette alla boscaiola, io che cerco freneticamente di prender nota delle dosi per le ricette, mia mamma che applica i rimedi casalinghi contro gli acari...Tutto questo succedeva all'epoca di Luca Sardella e di Janira Majello, conduttori, per qualche tempo, della "Vecchia fattoria". Mia mamma, cuoca provetta, è stata una fedelissima spettatrice: ora è passata, con meno entusiasmo, alla Clerici e alla Moroni, che pare veramente mia zia con il gozzo (il duo è inguardabile quando si esibisce nelle umilianti coreografie da asilo). O tempora! O mores!, come dice chi il latino lo sa.

Tra i miei quesiti: perché Sardella non si toglie mai il berretto? E' incollato al parrucchino? Chi è lo stilista suo e della Janira? Perché lei non si depila le sopracciglia? Ha anche i baffi? Perché non sta mai zitta? Cosa mi rappresentano le sue camicie da boscaiolo? Ride veramente o ha una paresi?

Il migliore rimane, comunque, il cuoco Guarino, che imperversa su una rete privata del vicentino. Conclude immancabilmenteogni esibizione ai fornelli con un : "Ci vediamo domani, se Dio vuole".

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