Sono ancora provata dalla visione della fine della seconda stagione di Lost. Non solo provata, ma anche delusa. Delusa perché l'isola sta diventando un enorme casino. Intanto è popolatissima: non solo i "nostri", ma anche "gli altri", più qualche ritorno (hey, brother!). Mi dico: ma tutta sta gente come ha fatto a non incontrarsi mai? L'isola non deve poi essere grandissima! E poi: la base artica, il Colosso di Rodi a quattro dita, l'elettromagnetismo, l'uccello che pronuncia "Hurley"...Penso che neppure gli sceneggiatori sappiano bene dove vanno a parare ma immagino che la terza stagione porterà ancora più misteri e poche risposte. Aspettiamo.
Invece, la fine di Desperate Housewives è ricca di promesse. Bree si riscatta, Gabrielle si incazza, Susan è sempre sulla luna, Lynette è sempre più rompicoglioni (e suo marito sempre più patetico), Mike Delfino ha un piccolo scontro con il detective di Twin Peaks e Zach diventa infido. Le due puntate finali valgono veramente tutta la seconda stagione, che sinceramente fa un po'dormire.
Adesso, però, mi sento un po'orfana....
domenica, maggio 28
martedì, maggio 9
Orripilanti visioni
Ieri: giorno festivo qui in Francia, pioggia, freddino, scazzo generale, il clan degli italiani occupato a fare altro...Quindi: solitario cinema pomeridiano. Scelta: Inside man di Spike Lee, che tra l'altro passa in un cinema vicino a casa. "C'est un film GENIAL", mi ha detto un'amica. Vabbé, proviamo.
Al cinema: nella fila davanti alla mia c'è una ragazza, sola, giovane, faccia da prof inacidita. Entrambi i posti alla sua destra e alla sua sinistra sono vuoti. "Può per favore scalare di un posto?", chiede gentilmente una ragazza. "Sennò siamo in prima fila, proprio sotto allo schermo". "No", risponde l'acida, e continua a leggere il giornale.
Ora, io mi chiedo: ma cosa costa alla gente essere un po'gentile, una volta tanto? Questa è la seconda scena cui ho assistito al cinema in poco tempo. Perché tanta acidità? Perché questa stitichezza generale? E' un fenomeno parigino o succede anche altrove?
Attendo lumi.
Al cinema: nella fila davanti alla mia c'è una ragazza, sola, giovane, faccia da prof inacidita. Entrambi i posti alla sua destra e alla sua sinistra sono vuoti. "Può per favore scalare di un posto?", chiede gentilmente una ragazza. "Sennò siamo in prima fila, proprio sotto allo schermo". "No", risponde l'acida, e continua a leggere il giornale.
Ora, io mi chiedo: ma cosa costa alla gente essere un po'gentile, una volta tanto? Questa è la seconda scena cui ho assistito al cinema in poco tempo. Perché tanta acidità? Perché questa stitichezza generale? E' un fenomeno parigino o succede anche altrove?
Attendo lumi.
domenica, maggio 7
Visioni interrotte
Ieri sera, da brava desperate housewife, mi son messa davanti alla tv per vedere un capolavoro: Cherry falls.
Ovvero, l'incredibile storia di un serial killer che imperversa nel solito liceo della solita cittadina americana di provincia. E' vestito da donna, ha una parruccona con tanto di mèche bionda, delle unghie laccate e vocione da uomo. Dettaglio: uccide solo ragazze e ragazzi vergini. Quindi, perché non organizzare un'orgia enorme per perdere la verginità e sfuggire alle sgrinfie del mostro, mentre lo sceriffo, padre dell'impavida (nonché vergine) eroina, indaga? Giuro che è tutto vero.
A questo punto, però, mi son detta che non potevo cadere così in basso, soprattutto un sabato sera. E mi sono quindi gettata avidamente su tre episodi della "Signora in giallo", il mio faro, la mia guida, una presenza ancora più rassicurante di Hercule Poirot.
Se qualcuno è riuscito a vedere la fine del film senza morire dal ridere, è pregato di comunicare la fine (tanto già so che c'è del marcio in ogni cittadina americana di provincia).
Ovvero, l'incredibile storia di un serial killer che imperversa nel solito liceo della solita cittadina americana di provincia. E' vestito da donna, ha una parruccona con tanto di mèche bionda, delle unghie laccate e vocione da uomo. Dettaglio: uccide solo ragazze e ragazzi vergini. Quindi, perché non organizzare un'orgia enorme per perdere la verginità e sfuggire alle sgrinfie del mostro, mentre lo sceriffo, padre dell'impavida (nonché vergine) eroina, indaga? Giuro che è tutto vero.
A questo punto, però, mi son detta che non potevo cadere così in basso, soprattutto un sabato sera. E mi sono quindi gettata avidamente su tre episodi della "Signora in giallo", il mio faro, la mia guida, una presenza ancora più rassicurante di Hercule Poirot.
Se qualcuno è riuscito a vedere la fine del film senza morire dal ridere, è pregato di comunicare la fine (tanto già so che c'è del marcio in ogni cittadina americana di provincia).
martedì, maggio 2
Music zoo
Io e il nano (sembra una telenovela) ora stiamo spremendo al massimo i Baustelle, questo gruppo italiano dal nome che ricorda i Pan di Stelle, che non conoscevo e che Mino ed Arturdent mi hanno debitamente segnalato. Bravi, ragazzi! Il "Sussidiario illustrato della giovinezza" e "La malavita" sono ormai un grande classico del nano.
Invece, l'ultimo album di Vinicio Capossela non mi convince, a parte il "Cha cha della medusa". Peccato.
Missione di domani: riuscire a lavorare a pieno ritmo ascoltando i Marta sui Tubi (a pieno ritmo anche loro, ovviamente).
Invece, l'ultimo album di Vinicio Capossela non mi convince, a parte il "Cha cha della medusa". Peccato.
Missione di domani: riuscire a lavorare a pieno ritmo ascoltando i Marta sui Tubi (a pieno ritmo anche loro, ovviamente).
Iscriviti a:
Post (Atom)