Ieri sera, da brava desperate housewife, mi son messa davanti alla tv per vedere un capolavoro: Cherry falls.
Ovvero, l'incredibile storia di un serial killer che imperversa nel solito liceo della solita cittadina americana di provincia. E' vestito da donna, ha una parruccona con tanto di mèche bionda, delle unghie laccate e vocione da uomo. Dettaglio: uccide solo ragazze e ragazzi vergini. Quindi, perché non organizzare un'orgia enorme per perdere la verginità e sfuggire alle sgrinfie del mostro, mentre lo sceriffo, padre dell'impavida (nonché vergine) eroina, indaga? Giuro che è tutto vero.
A questo punto, però, mi son detta che non potevo cadere così in basso, soprattutto un sabato sera. E mi sono quindi gettata avidamente su tre episodi della "Signora in giallo", il mio faro, la mia guida, una presenza ancora più rassicurante di Hercule Poirot.
Se qualcuno è riuscito a vedere la fine del film senza morire dal ridere, è pregato di comunicare la fine (tanto già so che c'è del marcio in ogni cittadina americana di provincia).
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