Le ricadute si moltiplicano, ed infatti eccomi ancora qui ad aggiornare il blog, senza sapere troppo cosa dire. Così racconto un po' i cazzacci miei.
Sorvolando sul caldo parigino, che poi mi secca stare sempre a lamentarmi, segnalo che al lavoro abbiamo un nuovo italiano. Un raccomandato (da me), un losco membro del clan dei siciliani, pur essendo pugliese doc ma con spiccato accento bolognese, giusto per confondere le tracce.
In realtà non c'è molto altro. Leggo come una iena, dato che leggere mi impedisce, anche se non sempre, di pensare. Il libro più divertente che ho letto nell'ultimo periodo è Tecniche di masturbazione fra Batman e Robin di Efraim Medina Reyes. Le avventure di Tordo e Coratella mi hanno fatto scompisciare nella metro, anche perché uno dei nostri colleghi è appunto soprannominato "Tordo". Ora però, prima di immergermi nella "Sessualità della pantera rosa", dello stesso autore, mi sono ributtata sul Fandorin degli inizi, quello del "Gambetto turco". Chissà perché, questo titolo mi ha sempre fatto ridere. Forse perché ho lo stesso senso dell'umorismo di un pisciatoio pubblico. L'ultimo Fandorin riletto, "Il consigliere di stato", mi ha procurato delle gradite penniche sul treno Parigi-Milano e degli assopimenti repentini sul Milano-Padova, facendomi risvegliare a Desenzano del Garda sbraitando un inutile "pardon pardon" al mio vicino, più veneto di me.
Musica non ne ascolto, ed infatti il nano è partito in meritata vacanza.
Vita sociale non ne faccio molta, e si vede.
Insomma, sono in un periodo un po' così, altrimenti detto "di transizione". Da cosa a cosa, è ancora un mistero.
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