Il mio soggiorno natalizio in Italia non poteva essere completo senza una puntata (già stravista, del resto) della sempre mitica "Signora in giallo" (quella in cui la Jessica, costretta a letto, sente una conversazione telefonica in cui si parla di un prossimo omicidio), seguita da un "Colombo" d'annata che mio papà ha risolto dopo neanche 3 minuti.
Dopo aver passato una notte quasi insonne in treno dato che si era rotto il riscaldamento (grazie Trenitalia) e che avevo i crampi allo stomaco per aver mangiato troppa verza prima di partire, sono stata catapultata, fresca come una rosa, nella (triste) realtà parigina della mia losca azienda. A Natale sono tutti più buoni, si dice, e allora chissà perché al lavoro sono tutti più stronzi, anche gli insospettabili. Forse dovrebbero bere un po' di più. La sera del 31, spritz per tutti.
Quasi quasi mi trasferisco a Cabot Cove...tra l'altro, sono un po' più sveglia (almeno credo) di quel capoccione di Grady, il nipote impiastro e tontoloide.
Manco a farlo apposta, tra una puntata di CSI e l'altra c'è in tv la pubblicità dei primi due cofanetti dvd di "Arabesque", come qui chiamano la "Signora in giallo"...
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