lunedì, gennaio 31
domenica, gennaio 30
Hauru no ugoku shiro
Ora non mi resta altro da fare che aspettare che il mio Hauru passi col suo castello ambulante e mi faccia vivere una storia super-romantica proteggendomi dai malvagi e salvandomi da tutti i pericoli.
Visione consigliata a tutti quelli che si sentono un po' giù di morale.
sabato, gennaio 29
Cip & Ciop dettano legge
Sabato scorso ho invitato a cena da me Cip & Ciop. Li ho chiamati mentre io e L'Altro eravamo al supermercato intenti a cercare gli ingredienti per una bella pasta broccoli e acciughe, facile e rapida.
G.: Ciao Cip & Ciop, vi va di venire a mangiare da me stasera?
C&C: Siiiiiiii' che bello!
G.: Venite verso le otto?
C&C: Ok! Ci fai gli gnocchi, vero, schiava???!!
G.: (guarda interdetta L'Altro) Ehmmmm...si'si' va bene, dai, faccio gli gnocchi. I signori desiderano altro?
C&C: Un tiramisu non sarebbe male, schiava.
G.: Come volete. A più tardi.
E cosi' mi son trovata a cucinare convulsamente per due ore. L'Altro ha fatto degli gnocchi veramente impeccabili, al sugo di pomodoro e tonno, e io un tiramisu che era un gioiellino (con i soliti problemi, come i savoiardi che finiscono improvvisamente e L'Altro che deve scendere di corsa dal casolino sotto casa o gli albumi che non montano). Cip & Ciop han mangiato (senza fare il bis, gli ingrati), bevuto , si son fregati un paio di cd e son partiti poco prima che usassi l'arma letale dello spazzolino. Ovvero: se gli ospiti non sono intenzionati a partire, sono le tre di notte e cadi dal sonno, sotto col piano A: comincia a lavarti i denti dicendo "no no, non voglio mica che partiate, per carità", sputacchiando in giro saliva mista a dentifricio. Il piano B, mettere il pigiama e sbadigliare vistosamente, è da applicare solo in situazioni estreme. Con O. ci sarebbe voluto un piano C, che devo ancora mettere a punto, visto che né spazzolino né pigiama sembravano inquietarlo. Per fortuna che, all'epoca (un paio d'anni fa), vivevo con L'Altro, che se ne prendeva cura (e che, a dire il vero, non è da meno di O.), e potevo andare tranquillamente a dormire senza dover fare la brava padrona di casa.
Ancora una serata tranquilla alla clinica, quindi. Per chi non lo sapesse, abito in una specie di clinica: il piano terra ed il primo piano sono occupati dagli ambulatori, e gli altri due piani ospitano una trentina di appartamenti di varie dimensioni che erano, in origine, stanze per i malati (le porte sono larghe per lasciar passare le sedie a rotelle). Passo la quasi totalità delle mie serate in questo ameno scenario degno di Shining o, più verosimilmente, di The Kingdom, tra vicini psicopatici, voci misteriose, gente che urla, lunghissimi corridoi e lampadine che non funzionano. Ma un vantaggio c'è: le finestre degli appartamenti sono enormi, due metri di lunghezza per uno e mezzo di altezza, e la luce quindi è all'ordine del giorno. Due sono le cose che non posso sopportare: gli appartamenti al pianterreno e le stanze buie, quelle in cui persino la mattina devi accendere la luce. E io abito al secondo ed ho sempre luce (beh, a partire dalle nove di mattina, visto che prima è ancora buio pesto). Due punti per la clinica!
Mamma mia!
Pretty woman
venerdì, gennaio 28
E stasera mi aspetto nuove atrocità da Nip/Tuck
giovedì, gennaio 27
Tell me why
Stasera vado a vedere: The aviator, e giusto perché c'è una scena con Jude Law nelle vesti di Errol Flynn (eheheh, ho fatto i miei conti!).
Tra un due orette finisco di leggere: "Alias Grace" di Margaret Atwood, una delle più grandi scrittrici canadesi contemporanee. Per un totale di 624 pagine, macabre al punto giusto, in cui nessuno dice la verità ma tutti mentono molto bene, sullo sfondo del carcere canadese di Kingston (da cui forse i miei interrogativi sulla prigione nantese di cui sopra). Aspetto il colpo di scena ed ho già due o tre ideuzze strambe per il finale, ideuzze che provengono sicuramente dalla visione eccessiva di "La signora in giallo".
martedì, gennaio 25
1984
lunedì, gennaio 24
giovedì, gennaio 20
domenica, gennaio 16
Una creperia affollatissima, una cioccolata con la panna, il lungomare, nebbiolina e, sulla vetrina, un simpatico cosino giallo che altro non è che l'ermellino, simbolo della Bretagna..
sabato, gennaio 15
giovedì, gennaio 13
Quasi quasi mi guardo "Dinococcodrillo: il mostro del lago" (mica merda, eh: il produttore è Roger Corman). Le prime scene a sfondo tribale-totemico e i Carmina Burana di sottofondo meritano forse un giudizio meno affrettato...
mercoledì, gennaio 12
martedì, gennaio 11
I passanti sono comunque invitati a non aver paura dei cetriolini suddetti ché non mordono mica (fanno solo un po'ribrezzo) e a lasciare un commento qualsiasi...come già detto, accetto tutto, anche soldi.
lunedì, gennaio 10
Pressing down on you no man ask for
Under pressure
That burns a building down
Splits a family in two
Puts people on streets
Bah bah bah bah bah bah
Bah bah bah bah bah bah
That’s o-kay!
It’s the terror of knowing
What this world is about
Watching some good friends
Screaming let me out!
Pray tomorrow takes me higher
Pressure on people
People on streets
Do do do bah bah bah bah
O-kay
Chippin’ around
Kick my brains round the floor
These are the days
It never rains but it pours
People on streets
People on streets
It’s the terror of knowing
What this world is about
Watching some good friends
Screaming let me out!
Pray tomorrow takes me higher higher higher
Pressure on people
People on streets
Turned away from it all
Like a blind man
Sat on a fence but it don’t work
Keep coming up with love
But it’s so slashed and torn
Why why why?
Love love love love
Insanity laughs under pressure we’re cracking
Can’t we give ourselves one more chance?
Why can’t we give love that one more chance?
Why can’t we give love give love give love?
Give love give love give love give love give love?
Cause love’s such an old fashioned word
And love dares you to care
For people on the edge of the night
And love dares you to change our way
Of caring about ourselves
This is our last dance
This is our last dance
This is ourselves under pressure
Under pressure pressure
domenica, gennaio 9
Mi son ripromessa di guardare per voi il nuovo Oui,chef!: un capo-cuoco vuole aprire il suo ristorante e arruola uno stuolo di apprendisti per insegnare loro il mestiere. Si prevedono lotte a colpi di mattarello, insulti in marsigliese stretto, colpi bassi tra la cella frigorifera e il forno (con il solito sfigato che sarà chiuso dentro uno dei due), forchettate, lanci di farina, scivolamenti accidentali su bucce di banana, pentoloni d'acqua calda che improvvisamente si rovesciano, scherzoni sulla presunta omosessualità di uno qualunque degli apprendisti con conseguenti doppi sensi su "farcire il tacchino" o "sbucciare il porro". Nulla a che vedere, sulla carta, con l'insulso "Il ristorante" condotto da un'imbarazzata e imbarazzante Antonella Clerici (scusa mamma, ma è veramente patetica..e non va certo meglio quando presenta il tuo programma preferito, quello sulla cucina). A giovedi'prossimo.
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2
giovedì, gennaio 6
mercoledì, gennaio 5
E intanto ho scoperto di avere un nuovo vicino, esibizionista come me. Niente tende alle finestre e vista diretta su un angolo del suo appartamento. Ho capito che: ama gli alcolici e le luci soffuse, le poltrone di cuoio e le librerie in finto noce, che ogni tanto fuma e prima o poi si accorgerà di me che getto sguardi languidi, disinteressati e casuali verso il terzo piano. Ci sarà da lavorare ai fianchi, ma noi certo non ci tiriamo indietro. Dovrei forse togliere il logoro golfino nero che uso per casa e sfoltire un po'l'abbigliamento da omino Michelin (i già citati strati di magliette) per adottare invece un look più trendy e disinvolto. E soprattutto procedere ad una seduta di depilazione preventiva in caso di viste inaspettate. Son sempre sicura che George Clooney prima o poi busserà alla mia porta, in fondo siam quasi colleghi. Sempre di cliniche si tratta. E poi come resistere di fronte al mio nuovo taglietto sbarazzino? Il sig. n.dent, che ha avuto la fortuna di passare qualche oretta padana in mia compagnia a sbevazzare aranciata e coca-cola (lui era quello malato, mica io), mi ha oltraggiosamente paragonata a Paperetta Ye-Ye (astenersi chi non conosce in maniera approfondita le vicende paperopolesi). Io avrei preferito Paperinika o Amelia-la-strega-che-ammalia o, in ultima analisi, il corvo Gennarino o persino Yanez. In realtà mi rendo conto che ho quasi lo stesso taglio di quando avevo sei anni e feci la foto ricordo a scuola, quella in cui sono tutta composta sul banco e sfoggio il grembiulino blu e il fiocco a pois…
Passando a cose più frivole, ecco un aggiornamento musical-letterario postnatalizio, in ordine sparso. Una specie di promemoria personale per le prossime settimane. Ma anche un elenco
Da riascoltare: Thievery Corporation, Pizzicato Five, Marvin Gaye, Portishead & Paul Weller, Nina Simone, Peggy Lee, Franco Battiato, Tim Buckley, Bob Dylan.
Da leggere: Niccolo'Ammaniti ("Ti prendo e ti porto via"), Simonetta Agnello Hornby ("La mennulara"), Rex Stout ("Alta cucina"), Michel Tremblay ("Les chroniques du plateau Mont Royal").
Rileggerei: tutti i libri di Stefano Benni, soprattutto i primi.
Da vedere: "Dracula" di Jesus Franco (ma non ho i codec per leggere il dvd).
Ho visto e mi è moderatamente piaciuto: "Il ladro di orchidee" di Spike Jonze (anche se la seconda parte è fantascienza).
Ho iniziato a vedere e non ho avuto palle di continuare: "Il ritorno di Cagliostro" di Cipri' e Maresco.
Ho rivisto dopo un anno e non mi ricordavo veramente nulla (ma nulla nulla, eh): "Minority Report" di S. Spielberg.
Vorrei vedere: "Ferro 3", ma chissà quando esce qui e con che titolo. E poi mi cagherei sotto a vederlo da sola, dovrei sequestrare qualcuno per farmi compagnia e obbligarlo a restare con me almeno fino alle tre di mattina (come feci l'anno scorso con i due baldi giovanotti che mi costrinsero a vedere "Identity"). Offro thé e pasticcini.
Posso essere utilizzati come simpatico comodino o per farsi vento o per sorreggere tavoli traballanti o per schiacciare cimici e zanzare: "La sorella di Cleopatra" di Penelope Lively e "La pesca alla trota in America" di Richard Brautigan (se qualcuno ha il coraggio di togliere la polvere che c'è sopra).
Ho visto in tv e sono rimasta inorridita: un Pedro Almodovar tutto mossette e mossettine che canta "Cuore matto" tra Little Tony e Mara Venier. Cosa non si fa per pubblicizzare il proprio film...