Premetto che il fatto di aver sognato, stanotte, che Leonardo Di Caprio fosse un mio parente (ahi ahi) non influenza assolutamente la mia opinione di The aviator. Un bel film spettacolare e, a tratti, commovente, sulla forza morale e i sogni di Howard Hugues, produttore texano e appassionato di aviazione, afflitto da una specie di sindrome maniaco-compulsiva che lo porta, tra le altre cose, a ripetere le frasi come fosse una macchinetta. Affascinante ricostruzione della Hollywood degli anni 30-40 con tutto il contorno di star e starlettes: Jean Harlow (Gwen Stefani), Katharine Hepburn, Errol Flynn, Ava Gardner (presenza insopportabile). L'unica cosa che non mi convince è proprio Di Caprio in quanto attore, la sua monoespressività, la faccia da eterno ragazzino (quando Hughes ha quarant'anni il solo elemento che lo distingue da quando ne aveva venti è un paio di baffetti), la gestualità che fa pensare di essere davanti a un film qualunque interpretato da Leo. Pero', devo ammetterlo, gli si vedono le rughe attorno agli occhi, unica traccia di autenticità di un attore che sembra sempre essere quello di "What's eating Gilbert Grape?". Magari gli daranno pure l'Oscar, non mi stupirebbe, vista l'imponente campagna promozionale e la vittoria ai Golden Globe. In fondo è lui che ha voluto il film più di tutti (è anche produttore esecutivo), sarebbe un premio all'impegno e allo sforzo (e magari è pure la volta buona che riesce a sposarsi. Mi piacerebbe che l'Oscar come migliore attore non protagonista andasse ad Alan Alda (il senatore Brewster, odioso), invecchiatissimo dai tempi canterini di "Tutti dicono I love you" tanto da essere quasi irriconoscibile (ho fatto un salto sulla poltrona -scomodissima- quando ho capito che era lui). Insomma, il film mi è piaciuto e le tre ore passano velocemente. Il personaggio di Hughes è simpatico e incosciente (vedasi la lunga lavorazione di "Hell's angels"), ha scatti d'orgoglio inaspettati e trovate fuori dal comune. Forse ho esagerato con le critiche a Di Caprio, se il personaggio è abbastanza riuscito in fondo è anche merito suo, fatto sta che c'è qualcosa in lui che mi infastidisce ma che non riesco a definire.
E stasera mi aspetto nuove atrocità da Nip/Tuck
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