Grande notizia: oggi pomeriggio D. si è finalmente laureata, alla veneranda età di ** anni, all'ateneo patavino (col massimo dei voti, signori, mica cazzi). Visto che non ha risposto alle mie venticinque telefonate al cellulare immagino sia persa nei festeggiamenti. Conoscendola, sarà già ubriaca marcia dopo un solo sorso di spumante. Oppure starà recriminado con amici/parenti a proposito del papiro e di episodi in esso riportati e da lei giudicati sconvenienti (non so quel che c'è scritto ma posso giurare che è tutto vero).
In ogni caso, la povera D. ce l'ha messa veramente tutta per non laurearsi. Ha preso corsi intensivi di violino, si è iscritta ad una scuola di teatro (con relativa fuitina a Roma), ha perso tempo negli USA, si è appassionata di vela per star dietro al moroso. Come si puo' notare, ce l'ha messa veramente tutta per restare un'eterna studentessa. E adesso...snif...sapere che D. era all'università era una certezza per tutti noi, un punto fermo, un qualcosa di immutabile e sicuro come due e due fanno quattro.
Beh, almeno non romperà più i maroni agli amici con 'sta storia della tesi, dato che l'ha capita solo lei (il suo relatore ignora totalmente di cosa si sia occupata, era troppo impegnato a guardarle le tette durante i ricevimenti).
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