Questa domenica è iniziata nel peggiore dei modi, con il rituale ormai spaccamaroni del "bucato della domenica mattina". L'anno scorso avevo una lavanderia automatica a un minuto da casa, quest'anno invece devo sobbarcarmi venti minuti a piedi all'andata e venti al ritorno (ché la matematica, pare, non è un'opinione). Aggiungiamoci: freddo polare, biancheria che pesa come un macigno, mancanza degli spiccioli per la lavanderia, scarpe che si slacciano in continuazione e gente all'uscita della messa che mi guarda come fossi un extraterrestre.
Unico modo per risollevare le sorti di questo giorno funesto (lo diceva già Morrissey, "Every day is like sunday / every day is silent and grey") e per evitare che possa essere ancora più squallido: un bel cinema pomeridiano. Cip & Ciop mi han tirato il pacco, quindi andro' sola soletta a vedere L'esquive, film francese che ha recentemente vinto quattro Césars (gli equivalenti degli Oscar di Donatello). Un gruppo di ragazzini della banlieue parigina che decidono di rappresentare un testo di Marivaux. Vedremo. L'Altro l'ha visto e ne è stato entusiasta (ma non so se ci sia da fidarsi, a lui è piaciuto anche Tropical malady). La scelta del film è quasi obbligata, visto che l'offerta questa settimana non è stata proprio delle migliori. La settimana prossima usciranno pero' Million Dollar Baby e La vita acquatica, che certo non mi perdero'.
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