Nei prossimi giorni probabilmente non riusciro'a postare, tutta presa dai miei doveri di perfetto anfitrione. La mia amica Rebecca si installa qui per una settimana.
Rebecca è l'americana perfetta: si sveglia ogni mattina alle 5, va a fare spinning o a correre, poi va in ufficio. Alla sera lavora alla tesi in biologia marina. Raramente si concede distrazioni e, comunque devono essere pianificate con almeno una settimana d'anticipo. Abita a Washington da un anno e mezzo ma non conosce bene la città (l'ha scoperta assieme a me, la primavera scorsa, quando, in occasione della mia visita a DC, prese ben un giorno di ferie suscitando l'ilarità della famiglia, che ben conosce i suoi ritmi da stakanovista). E'rigorosamente vegetariana e non le piacciono un sacco di altre cose, come i peperoni, le olive, le melanzane e i latticini (pero'adora il burro salato). Vota democratico e non puo'sopportare Bush. Ha un'agenda, in cui segna tutti gli appuntamenti della giornata: anche quando, a Brest, veniva a cena da me (ogni mercoledi'), annotava diligentemente data e ora (sempre alle otto). E terminava puntualmente dicendo: porto il vino e i salatini giapponesi che tanto ci piacciono.
Nonostante tutto cio', prevedo una settimana piacevole: le faro'visitare Nantes e i dintorni, le presentero'Cip & Ciop, si parlerà tanto e di tutto (siamo tutte e due piuttosto logorroiche), si andrà al ristorante e, perché no, cucinero'per lei. Le piace tutto quello che faccio, dalla pasta al sugo alla torta di broccoli, e mi fa sempre un sacco di complimenti (mi fa sentire una cuoca provetta). Ovviamente non mancheranno il burro salato e i salatini giapponesi, che devo trovare anche a costo di farmi tutti i supermercati della città.
Magari postero'per l'occasione una nostra foto commovente, tanto per mostrare che anch'io ho qualche amico, anche se un po'psicorigido, che mi vuole bene.
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