domenica, novembre 27

Labbra rosse e occhi miei verdi

Nonostante la pioggia, il freddo, varie code interminabili, leggeri acciacchi, la mia proverbiale sbadataggine (ho sbagliato cinema), questo pomeriggio sono riuscita a vedere Match point, l'ultimo film di Woody Allen.
Quello che avevo letto è vero: è un film tragico e cinico, molto simile a "Crimini e misfatti", in cui non si ride ma si ridacchia per qualche battuta involontaria.
Posso solo dire che ho passato l'ultima mezz'ora a intorcolarmi sulla sedia tanto ero agitata.

Consigliato: agli amanti di Scarlett Johansson e dell'altro attore altrettanto labbruto, dell'opera, di Londra, della suspence, della fortuna.

sabato, novembre 19

Broken Flowers? Bof

Questo pomeriggio ho visto Broken Flowers e, posso dirlo?, l'ho trovato di una noia atroce. Bill Murray più muto e monoespressivo che mai (senza occhiali/con gli occhiali), musica ripetitiva (mi erano state vantate le qualità della colonna sonora che, ahimé, devo non aver sentito), dialoghi assenti. Giusto qualche guest star sparsa qua e là (la Stone si è sicuramente rifatta le tette, Chloë Sevigny ha delle gambone da trampoliere, Tilda Swinton ha un occhio solo).
Momento di commozione: il gatto della dottoressa che comunica con gli animali, Jessica Lange, assomiglia alla mia Penny (stessa espressione intelligente).

Lo sapevo, sarei dovuta andare a vedermi Lonesome Jim di Steve Buscemi. Mannaggia a chi mi ha fatto cambiare idea.

venerdì, novembre 18

Peekaboo!!

***OCCHIO: SPOILERONE SULLA SECONDA SERIE DELLE CASALINGHE DISPERATE***

Aiuto, ma che succede? Le Casalinghe stanno diventando veramente truci! La perfettina si concede a quello dalla faccia piatta e accetta una proposta di matrimonio "tanto per non essere scortese", l'incinta si imbatte nel detenuto e fa una rovinosa caduta dalle scale, l'imbranata viene (temporaneamente, temo) mollata dall'idraulico e fa una crisi isterica per strada, vestita da sposa. L'ex casalinga-ora-donna-in-carriera è sempre antipatica, ma si ritrova dei simpatici vicini che realizzano video porno amatoriali (da qui il "Peekaboo" del titolo). Quello che ne esce peggio è il povero psichiatra: il farmacista più psicopatico del mondo lo stende con un pugno, gli fracassa la testa e lo getta giù da un ponte. Poi riprende la bici e fa come niente fosse.

Cos'altro puo'succedere?

martedì, novembre 8

What's in my bag?

L'ha fatto lei, l'hanno fatto anche altri, quindi perché io no? Ecco quindi il contenuto della mia borsa.


Comprende, tra le altre cose:

- kit di sopravvivenza (libro, lettore mp3, chiavi di casa)
- piantine della metro parigina (piccolo e medio formato)
- specchietto della nonna, rotto (7 anni di sfiga non me li toglie nessuno)
- pastiglie contro tutto
- pezzo di precedente portachiavi

venerdì, novembre 4

Cose mai viste

Sono scioccata. Ho appena scoperto, dopo anni di beata ignoranza, che qui "Beautiful" si chiama "Top models". Chi sarebbero questi modelli? Ridge? Brooke? Sally Spectra?

giovedì, novembre 3

L'apéro des cancres

Chi si trova a Brest e dintorni è invitato a partecipare all'Apéro des cancres, ovvero L'aperitivo degli asini (nel senso di studenti scansafatiche), domenica 6 novembre allo spazio Vauban (di fronte al Quartz), dalle 18 alle 20. Cito testualmente dall'invito: "Courts-métrages impassables, improbables et de mauvais goût toujours au programme ! De grands moments de néantologie en perspective !".

Sabato 5 novembre comincia, sempre a Brest, il celebre Festival europeo del cortometraggio. Per una settimana la vita della città è scandita da proiezioni, concerti, dibattiti, conferenze, feste più o meno esclusive, presenza di attori e registi internazionali. Io consiglio soprattutto l'imperdibile rassegna "cocotte minute" ("la pentola a pressione"!), che si svolge sempre dopo mezzanotte : dei corti di due-tre minuti al massimo, spesso di cattivo gusto, tutti comunque divertenti ed originali. I migliori che ho visto? Bambi meets Godzilla, un vero shock per gli animi sensibili, e un mini porno acrobatico ambientato nel fosco mondo dei Playmobil di cui purtroppo non ricordo più il titolo, se magari qualcuno mi aiuta...

mercoledì, novembre 2

Cookie's fortune


Il mio computer è in piena crisi schizofrenica; tra un po' passerà il dottor Greene per pronunciare la fatidica frase "Ora del decesso?".

E intanto alla tv, incuranti del mio dolore, passano "La fortuna di Cookie" di Robert Altman. Un film che ho visto al cinema e di cui non ricordo nulla. Ho una memoria da pesce rosso, lo so. Forse dormivo, forse conversavo, forse ero in stand by. L'unica cosa che mi viene in mente è la bella locandina di Milo Manara.

Un altro film caduto nell'oblio del mio cervello è "La colazione dei campioni". Niente. Zero ricordi. Solo una vaga impressione che ci fosse anche Bruce Willis. Meglio cosi', immagino.

Corto circuito

Soffro. Il mio computer, infaticabile compagno di tante lotte e tante serate meste, ha deciso di bloccarsi. Mentre cercavo (malamente, suppongo) di istallargli la webcam, si è fermato su una schermata e non è più andato avanti. Dopo un primo momento di panico sono passata alle lusinghe, poi alle preghiere ed infine alle bottarelle. Niente. Per fortuna anche L'Altro ha il suo pc, cosi' posso fare la squatter per un po' (molto poco, spero). Se entro stasera i miei fidi contatti non mi avranno dato notizie, rivolgero' un appello accorato da queste pagine a chiunque se ne intenda un po'. Tenetevi pronti (io intanto tiro fuori i kleenex).

martedì, novembre 1

Per i solutori più che abili / 2


Non ho la minima idea di cosa rappresenti. Accetto suggerimenti.

Questioni di ordinaria amministrazione/ 3

Quel che doveva succedere è successo. Mi sono licenziata. Dopo un giorno non potevo più vedere il mio capo, dopo una settimana non potevo più sentire la sua voce stridula e suadente, dopo due ero tentata di dirgli qualcosa a proposito dei suoi completi viola a righe verticali con cravatta gialla, dopo un mese mi faceva veramente ribrezzo. Ci sono ovviamente altri motivi alla base del gesto, per esempio lo stipendio scandaloso e gli orari da schiava. Mi mancheranno il mini-ristorante libanese in cui andavo a comprare il panino col pollo (diventato poi panino con falafel dopo l'allarmismo sull'influenza aviaria) ed i giornali per parigine ricche e snob che potevo arraffare gratis (e che sono diventati interessanti letture da bagno).
Ora sono pronta ad accettare un lavoro che mi consenta, almeno, di non passare la pausa pranzo inchiodata alla sedia facendo finta di lavorare ("mentre mangi davanti al computer approfittane per fare qualche telefonata e mandate qualche mail", diceva).