sabato, ottobre 22

Non ci son più le mezze stagioni

Alla faccia del "niente sesso, siamo Inglesi". Magari un po' più di discrezione....

mercoledì, ottobre 19

Nella vecchia fattoria

Sono quasi in pigiama, sto per mettere le tre sveglie che cercheranno di schiodarmi dal letto alle 7.20 domattina, quando all'improvviso l'incoscienza: leggo un breve post di Dave e paf, tutto un mondo mi crolla addosso. O meglio: una valanga di ricordi. Berrettini, serenate a mezzogiorno in scenari di cartapesta, il cuoco Marco un po'fighetto, sopracciglioni e camicette alla boscaiola, io che cerco freneticamente di prender nota delle dosi per le ricette, mia mamma che applica i rimedi casalinghi contro gli acari...Tutto questo succedeva all'epoca di Luca Sardella e di Janira Majello, conduttori, per qualche tempo, della "Vecchia fattoria". Mia mamma, cuoca provetta, è stata una fedelissima spettatrice: ora è passata, con meno entusiasmo, alla Clerici e alla Moroni, che pare veramente mia zia con il gozzo (il duo è inguardabile quando si esibisce nelle umilianti coreografie da asilo). O tempora! O mores!, come dice chi il latino lo sa.

Tra i miei quesiti: perché Sardella non si toglie mai il berretto? E' incollato al parrucchino? Chi è lo stilista suo e della Janira? Perché lei non si depila le sopracciglia? Ha anche i baffi? Perché non sta mai zitta? Cosa mi rappresentano le sue camicie da boscaiolo? Ride veramente o ha una paresi?

Il migliore rimane, comunque, il cuoco Guarino, che imperversa su una rete privata del vicentino. Conclude immancabilmenteogni esibizione ai fornelli con un : "Ci vediamo domani, se Dio vuole".

Valori sicuri

Desperate Housewives ci sta veramente sulle palle : cos'è, nella seconda stagione, tutto questo buonismo? Vogliamo dare a Lynette, la ex-casalinga più odiosa, quello che si merita, una volta per tutte? Una bella randellata e hop!, il morale torna alto. Gabrielle è irriconoscibile, Susan irritante e Bree un po' tonta. Viva Edie, l'unica che è stronza e che lo resta.

Non ne possiamo più di Lost : in ogni puntata, per almeno venti minuti vengono mostrate scene tratte dalla prima stagione o riassuntini degli episodi precedenti. Non si va più avanti! Che barba che noia, che noia che barba. E poi: come mai il ciccione, dopo 40 giorni a stecchetto sull'isola, non ha perso neanche un grammo?

Per fortuna c'è Nip/Tuck, un valore sicuro. Con un Christian Troy veramente da urlo e un dottor Q che se non è lui il Carver....

lunedì, ottobre 17

Weeds

I ragazzi del muletto, sempre più efficaci, mi han portato in due giorni quasi tutta la prima stagione di Weeds. Da Lui l'ho sentita nominare per la prima volta e mi son detta : cosa ci si puo'aspettare da uno che fornisce gentilmente i sottotitoli della seconda stagione di Lost? Via, parlane subito ai ragazzi del muletto. Risultato: sono diventata weeds-dipendente. Lo confesso. La serie è intrigante, irriverente, triste, terribilmente realistica e senza peli sulla lingua. Le Desperate Housewives, a confronto, sono delle novizie. Agrestic batte Wisteria Lane a tavolino (questo non vuol dire pero'che non stia attendendo con impazienza i nuovi episodi delle casalinghe, diamine, dopo un po'ci si affeziona). Unico neo: Mary Louise Parker, la vedova costretta a improvvisarsi spacciatrice nei quartieri alti, fa sempre pensare al personaggio che interpretava in Pomodori verdi fritti. Ora che ci penso, mostra anche un'inquietante somiglianza con la mascellona di Melrose Place ed Ally McBeal. Uhm. Urge nuovo episodio per verificare.

giovedì, ottobre 13

Per i solutori più che abili

Cosa stava cercando, esattamente, la persona che è capitata su questo blog digitando "sex ciop" su google?

Come Proust puo'cambiarmi la vita?

E' l'ultima volta che mi lascio attrarre dalla copertina di un libro o da un titolo accattivante. L'esperienza fatta con Alain de Botton, di cui avevo comprato a scatola chiusa i noiosissimi Come Proust puo'cambiarvi la vita e Cos'è una ragazza, avrebbe dovuto rendermi diffidente. E invece no. Non conoscevo Barbara Kingsolver e non so perché mi son sentita in dovere di comprare L'albero dei fagioli e I maiali in paradiso...ronf...Oooops scusate ora mi ripiglio... Credo che mi sia piaciuto il nome dell'autrice. La protagonista dei due libri, invece, mi è stata sulle palle fin dall'inizio.
Lei e la sua bambina indiana. E sua mamma. E il suo ragazzo. Ecchenoia. Buonismo a iosa e uno stile degno dei libri Harmony.
Meglio Lilian Jackson Braun.

lunedì, ottobre 10

O la borsa o la vetta!*

Cazzarola...Questo pomeriggio, mentre in ufficio stavo litigando coi cavi del computer e con il tecnico che, esasperato, al telefono mi urlava cose incomprensibili (avrei giurato che c'era della musica brasiliana in sottofondo), qui ci si divetiva a tarallucci e vino, disquisendo di cose amene del tipo "PER RAGGIUNGERE LA VETTA, e' meglio studiare Socrate o scalare la Borsa?".
Scusate, ma proprio...è più forte di me...Ronf...zzzzz....

*Copyright by Mino

domenica, ottobre 9

Back and forth. Forever

Nonostante gli acciacchi, ieri sera sono stata trascinata al cinema a vedere Me and you and everyone we know, filmetto d'esordio lodatissimo in Francia della giovane (e mia coetanea, porca vacca) artistoide americana Miranda July.
Il film è divertente e ben fatto, deprimente quel tanto che basta per renderlo politically correct, un pelo egocentrico, ma dopo un po' ci si chiede dove voglia andare a parare. Le battute e le situazioni buffe non mancano (certo che gli spettatori francesi ridono davanti a qualunque cazzata), vedasi ad esempio tutto il discorso del poop ping-pong o le due ragazzette sgaie che giocano a chi lo fa meglio.
Insomma, un altro di quei film simpatici di cui non si capisce bene il motivo e di cui non si sentiva la mancanza. "Non ho capito bene il senso del film", ha detto L'Altro, timidamente, all'uscita dal cinema.

Io preferisco il sempreverde e misconosciuto Amore e altre catastrofi.
Alice: I'm in the midst of doing my thesis.
Ari: What on?
Alice: Doris Day as feminist warrior.

venerdì, ottobre 7

Altro che Paperinik, sembro l'omino Michelin

Come passare un tranquillo week-end. Sono a casa col raffreddore e il mal di gola, imbaccuccata come l'omino Michelin. Per fortuna ho una scorta di kleenex, "I maiali in cielo" di Barbara Kingsolver, un tubetto d'aspirina e una sfilza di serie da guardare. Dalle nuove casalinghe disperate a Lost, da Nip/Tuck ai 4400. Che nessuno fiati, pliz. Un latte caldo e via.