mercoledì, gennaio 31

Tarzanelli & co.

"Forse vuoi dire tortellini?" ho detto io, povera ignara. "Nooo, tarzanelli" ha detto il mio collega gallese. Ovvero: come passare una piacevole serata al pub, impegnati in una serata quiz molto internazionale: un'italiana, un norvegese, una svedese, un francese, un gallese ed un tedesco. Classifica finale: quinti su sei squadre non è malaccio, no??

domenica, gennaio 14

(Intervallo)

Ligne 9, station Voltaire. In posa plastica prima dei lavori di rinnovo della fermata (che dureranno fino a marzo e la faran diventare un giuoiellino).

sabato, gennaio 13

E' proprio un crimine....

Su istigazione dei miei genitori, ieri sera ho guardato la puntata di Crimini: Morte di un confidente, ambientata a Padova. Ahi.

Un ispettore di polizia, buzzicone con orecchino-camicia aperta su petto villoso-catenina al collo, deve sgominare una banda di feroci croati che gli hanno ucciso l'informatore preferito. Passi che questo tipo ha un forte accento veneziano. Passi che abita in pieno centro di Padova (come tutti gli altri personaggi). Passi che è profondamente tormentato per problemi personali. Ma che sua moglie sia la ripescata Debora(h) Caprioglio, beh questo no. Per di più, è assillato da una collega zoccola e spaccamaroni (che infatti muore, strappandogli smorfie di indicibile dolore).

Come contorno, una Padova da cartolina. Prato della Valle ripreso dall'alto, il Santo, il Pedrocchi, il Portello, le Piazze con il mercato (anche di notte! incredibile!!)...

Insomma, una serie facile facile, piena di luoghi comuni, che ricalca quelle americane. Peccato, perché l'idea di base non era male. Il momento clou? Quando l'ispettore va a letto con la collega bionda e poi, la mattina dopo, sente qualcuno che entra in casa. Un ladro? Un croato? Uno spacciatore boliviano? Macché. Sorpresona; è la ex moglie che tenta un riavvicinamento e che resta basita all'apparire della bionda smutandata. Bah.

martedì, gennaio 9

Le mie prigioni (con Harry)

Per motivi amministrativi, sono stata costretta a prendermi una settimana di ferie. Troppo tardi per partire da qualche parte e poi, colmo della sfiga, tutti i miei amici residenti all'estero o in Francia sono in movimento proprio in questo periodo. Quindi sto a casuccia a riposo. Cosa che non mi impedisce di verificare ogni 10 minuti le mail dell'ufficio e di intervenire nelle discussioni, suscitando gli insulti dei miei colleghi.

Ma la novità più clamorosa è la comparsa, nella mia vita, di Harry Potter. Sono ormai arrivata al quinto volume (ho letteralmente divorato gli altri quattro) e, malgrado i pregiudizi dell'inizio (tra le mie frasi celebri: "io non leggerò mai quel cacchio di libro"), non riesco più a staccarmene. Ho passato giornate e nottate intere nei corridoi di Poudlard e non ne sono ancora stanca. Cosa strana, Harry Potter mi è davvero simpatico.

Il pensiero di dover aspettare fino a lunedì per leggere il sesto volume mi dà la pelle d'oca. Forse potrei ricominciare a fare un po'di vita sociale per ripigliarmi.