sabato, gennaio 13

E' proprio un crimine....

Su istigazione dei miei genitori, ieri sera ho guardato la puntata di Crimini: Morte di un confidente, ambientata a Padova. Ahi.

Un ispettore di polizia, buzzicone con orecchino-camicia aperta su petto villoso-catenina al collo, deve sgominare una banda di feroci croati che gli hanno ucciso l'informatore preferito. Passi che questo tipo ha un forte accento veneziano. Passi che abita in pieno centro di Padova (come tutti gli altri personaggi). Passi che è profondamente tormentato per problemi personali. Ma che sua moglie sia la ripescata Debora(h) Caprioglio, beh questo no. Per di più, è assillato da una collega zoccola e spaccamaroni (che infatti muore, strappandogli smorfie di indicibile dolore).

Come contorno, una Padova da cartolina. Prato della Valle ripreso dall'alto, il Santo, il Pedrocchi, il Portello, le Piazze con il mercato (anche di notte! incredibile!!)...

Insomma, una serie facile facile, piena di luoghi comuni, che ricalca quelle americane. Peccato, perché l'idea di base non era male. Il momento clou? Quando l'ispettore va a letto con la collega bionda e poi, la mattina dopo, sente qualcuno che entra in casa. Un ladro? Un croato? Uno spacciatore boliviano? Macché. Sorpresona; è la ex moglie che tenta un riavvicinamento e che resta basita all'apparire della bionda smutandata. Bah.

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