domenica, dicembre 25

Ho visto cose / 2

La settimana scorsa, un sabato sera, sulla scalinata della Basilica del Sacro Cuore a Montmartre.
Giovane coppia americana che si abbraccia sugli scalini.
Nessuno intorno, solo qualche turista spaurito e infreddolito. Giù, una Parigi silenziosa.
Lui, di colpo:
si inginocchia
le prende le mani
tira fuori una scatolina dalla tasca
la apre (e persino noi vediamo il bagliore dell'anello)
le dice qualcosa
lei, colta di sopresissima
risponde qualcosa
poi si abbracciano
si baciano almeno per 5 minuti di apnea (di orologio)
noi che battiamo le mani, quasi commossi
e urliamo "bravi, auguri"

bello vedere che c'è ancora qualcuno che crede al romanticismo!

domenica, ottobre 30

Ho visto cose

Stamattina, mentre correvo come ogni domenica lungo la Promenade plantée, ho visto un barbone disteso su una panchina che, matita alla mano e occhiali sul naso, stava leggendo "Il Terzo Reich"...

domenica, ottobre 23

Pensieri di una domenica qualunque

E' la mattina di una domenica assolata ma fredda fredda, la gatta è qui vicino a me, accanto al pc, sta facendo la sua toilette, ho la radio accesa su una stazione, FIP, che mi piace molto perché propone tutti i generi di musica possibili così, uno dopo l'altro, come se ascoltare un brano di musica classica fosse la cosa più naturale al mondo dopo un pezzo di elettronica. Sono ancora quasi in pigiama, niente più canotte e pantaloncini oramai, mi giro verso il terrazzino e sono abbagliata dalla luce del sole che si riflette sui vetri del palazzo di fronte, il cielo è blu turchese non c'è manco una nuvola, abbasso gli occhi e vedo le mie belle piantine, in fila una accanto all'altra, un bel misto di colori, tra il viola dei ciclamini e il verde del basilico. Non si sente alcun rumore. Anche se abito in una perpendicolare a un boulevard molto frequentato, quello che unisce piazza della République a piazza della Nation, i rumori arrivano molto attutiti e molto lontani qui al quinto piano. Tanto verde attorno a me e tanta luce. Tra poco vado a correre un po', un'oretta se riesco, voglio approfittare della solitudine della grande città alla domenica mattina, sarà ancora più bello questo inverno. Poi questo pomeriggio mi metto ai fornelli, ho deciso che preparo i canederli! E li farò secondo la ricetta tradizionale della Nicolina, la signora che ci affittava un intero piano della sua grande casa sul torrente, a Caprile, vicino ad Alleghe, quando eravamo piccoli. Signora che ci raccontava di quando era partigiana, e che aveva un sacco di aneddoti a proposito delle montagne e dei suoi abitanti. Fu lì, a casa sua, che, rovistando nella biblioteca, lessi il primo Agatha Christie ("Tre topolini ciechi") che mi fece grande impressione e una paura boia. E' proprio una bella domenica, dolce come un buon bicchiere di vino :-), vorrei che il tempo si fermasse per poter approfittare a pieno di tutti questi colori, di queste luci e del non rumore....devo incamerare tutte queste belle sensazioni per poi poterle dosare durante la settimana, quando tutto sarà grigio, quando rientrerò nella routine del lavoro-colleghi...

lunedì, ottobre 17

Momento frivolo di autocelebrazione


Chinon, valle della Loira, sabato 15 ottobre.
Tanto ammmòre in questa foto dal pregevole soggetto...ma no, sono semplicemente la luce di fine pomeriggio e la macchina fotografica ultra-mega-profescional. Che fa miracoli, eh?!!

mercoledì, ottobre 5

E poi ti dicono di non guardare gli altri...

Per la serie "bella vita": il mio collega che arriva alle 9.30, fa pausa pranzo di 2 ore con le amiche e poi se ne va alle 16.30 perché, dice lui, "si sente stanco".

Sono soloinvidiosa...

lunedì, ottobre 3

Meditate, gente...

Ehm qualcuno ha idea di come cavolo si usa un sedicente cuscino da yoga che mi hanno regalato per il compleanno?

Ma...tra l'altro...cos'è poi un cuscino da yoga? No, nel senso che è durissimo e rettangolare, manco la gatta ci si avvicina.

Lo devo usare come poltroncina?

(Hmmm perché non mi hanno regalato il kit per fare i lavamenti al naso?)

People have the power

Ho rivisto con piacere, dopo tanti anni, "Aria di famiglia", un bel film francese del '97 di (e con) Jean-Pierre Bacri e Agnès Jaoui. Mi ha riportato indietro nel tempo, forse l'ho visto quando stavo a Nantes o addirittura a Brest, e rivederlo adesso, con un'altra persona a fianco, mi ha fatto uno strano effetto.

Il film è tenero e drammatico, ha parecchie battute acide ed efficaci, e i ritratti dei membri della famiglia, seppur caricaturali (la ribelle, il figlio trascurato, la mamma-megera, la nuora scioccherella), risultano ben delineati.

Tenero è il barista-ballerino Jean-Pierre Darroussin, che legge "in servizio" e che cerca di sensibilizzare Bacri alla letteratura.

Tenera e memorabile è la scena di lui e Catherine Frot, la nuora scioccherella, spontanea e trascurata dal marito, che ballano nel bar al ritmo di Patti Smith.

Nicola, mi sbaglio o tu hai il poster del film? Ricordi di una decina di anni fa!!

domenica, settembre 18

lunedì, settembre 5

Giverny, casa di Monet


Cose così

Tra un amicuccio che si è rotto il piede di ritorno dalle vacanze, e a cui faccio amorevolmente la spesa un giorno sì e l'altro anche, e un altro amicuccio che mi fissa gli appuntamenti di qui a tre mesi tramite file excel, sono riuscita non si sa come a superare il periodo di prova in ufficio e a farmi confermare.
Yah :-)))

venerdì, agosto 26

Etretat (Normandia)

Sulle tracce di Lupin!!


domenica, agosto 14

All My Circuits

Ecco, fra Hello Kitty e pantere rosa, il bellissimo Bender tutto in post-it fatto dai dipendenti della Société Générale (foto fatta ieri alla Défense di pirsona pirsonalmente):




venerdì, agosto 12

La post-it war, parte II

Mi considero la (temporanea) vincitrice morale della querelle a colpi di post-it con gli uffici di fronte.
Ecco le mie creazioni: dei magnifici space invaders che, nelle mie intenzioni, dovrebbero proteggere l'ufficio dalle influenze nefaste...
(e intanto i vicni ieri hanno risposto con un modesto bart simpson....buuhhhh)


martedì, agosto 9

Parigi e la post-it war

Pare sia iniziata in maggio, in ogni caso sta invadendo molte vie di Parigi. Per dire, anche la mia via sciccosa sugli Champs Elysées è tutta un fiorire di finestre decorate. E' la "post-it war", una guerra che si combatte a colpi di foglietti colorati fra aziende dirimpettaie. In pratica, le finestre delle aziende vengono ricoperte da stuoli di post-it a formare personaggi dei cartoni animati o dei videogiochi. E ci si sfida così, tra uffici, a chi fa il personaggio più bello. O più difficile. O più colorato.

Qui un esempio di come si divertono alla Défense, alla sede della Société Générale. Visto il tempo che hanno per fare ste cacchiatine, tutti noi in ufficio vogliamo mandare il nostro cv (hanno fatto un Bender belliiiiiiiissimo).

Io comunque la storia di sta guerra l'ho scoperta ieri. Stavo pranzando col mio collega in una delle salette quando giriamo la testa e...cosa vediamo? uno space invader fatto di post-it gialli che ci guarda dalla finestra di fronte.
Che orrore! Che affronto! Subito abbiamo risposto...sì vabbé, con un altro space invader giallo fosforescente, strabico e zoppo.


Lo so, quanto a fantasia siamo piuttosto scarsi.

Oggi abbiamo nuovamente risposto con un mini-tetris, dopo che il mio collega ha vigliaccamente abbandonato me e la stagista tra post-it rotoli di scotch e forbici volanti...

Ma domani vinceremo! (ovviamente sarà tutto debitamente documentato)

domenica, luglio 31

La Parigi che ti immagini

Niente, per sesso & carnazza bisogna ancora aspettare, intanto perché non ammirare questa bella foto fatta questo pomeriggio sul lungo Senna, con Notre Dame sullo sfondo? Molto poetica...mi mancava solo il fiore tra i capelli (c'è, c'è, ma non si vede)

martedì, luglio 26

C.S.I. scena del crimine

Qualche settimana fa abbiamo avvistato, in un angolo del corridoio dell'ufficio, un enorme animale, ma che dico animale, essere, ma che dico essere, creatura malefica...sì, insomma, un orribile scarafaggio lungo almeno 10 cm e largo la metà.
Ovviamente ce ne siamo tutti tenuti alla larga, solo che dopo una mezzoretta...pam! la bestia è stata uccisa, anzi barbaramente schiacciata da piede ignoto (una lista di sospetti comunque c'è, Grissom sta arrivando).
Che modo migliore di rendergli omaggio se non quello di spendere qualche parola in suo onore? Le mie manine magiche hanno partorito questo gentile :


La cosa inquietante è che sono venuti a portar via il cadavere dello sventurato più o meno due settimane dopo...e che stamattina un cugino dello scarafaggio, lo chiameremo Beppe, è venuto a scorazzare nel nostro ufficio...e siamo sugli Champs Elysées, eh....

Non si finisce mai di imparare

In questi giorni di pazza pioggia pioggia pioggia, in ufficio abbiamo imparato, con grande sconforto, che gli ombrelli possono puzzare. L'ombrello della stagista puzza terribilmente...di chiuso, di umidità, di pioggia rancida...

Ecco, magari ne facevamo anche a meno, eh

lunedì, luglio 18

Qui pro quo (qua)

La mia collega dice che le sto simpatica perché sono "trasparente"...dopo un primo momento in cui mi son sentita lusingata, mi son chiesta: avrà mica voluto dire "semplice"??

domenica, luglio 17

Strani incontri parigini

Ma è il draghetto (draghetto???) del Bubble Bubble!!!! Enormi ricordi di quando rubavo il Game Boy a mio fratello e giocavo di sfroso...

Cuore di mamma (gatta)

La baffina che dorme sul tavolo della cucina...

Dopo di me, il diluvio!

In questi giorni, appunto, a Parigi sta diluviando. Per dire, ieri è piovuto ininterrottamente dalle 5 di pomeriggio a dopo mezzanotte. Un lago. E temperature verso i 15°C (sì, lo so che nelle varie regioni d'Italia si schiatta dal caldo, mentre io sono qui con la felpetta in pile). Tutti i vari amici, conoscenti e persino i possibili amanti se ne sono partiti dalla città, approfittando del ponte del 14 luglio e mollandomi qui senza alcun senso di colpa.
Mica tanto male, dopotutto...ho passato tutto il sabato con la baffina sdraiata a fianco, immersa nella lettura dell'ultimo Fred Vargas, "L'armée furieuse" (che in italiano dà una cosa come "L'esercito infuriato"). I libri della Vargas son sempre avvincenti, anche se lei mi sta un po' sui cosiddetti dopo tutta la vicenda di Battisti. Qui ritorna Adamsberg, che avevo lasciato tempo fa (e di cui ricordo il caotico film tratto da "Sotto i venti di Nettuno", con il sempre bellissimo Jean-Hugues Anglade) e che ritrovo con un figlio quasi trentenne (ma non aveva un bimbo piccolo con la Camille?), sperduto in Normandia a caccia di un'antica leggenda medievale di eserciti furiosi e morti trucide & misteriose.
Sarà che un po' i meccanismi della Vargas ormai li conosco, fatto sta che ero sicura dell'identità del colpevole (grazie Jessica) :-)
E ora vado a correre, prima che inizi il diluvio della domenica (per oggi ho tenuto in serbo l'ultimo Wallander, sigh sigh sigh)

martedì, luglio 5

Messaggio di servizio

Ehi tipo dell'aereo!! Niente, volevo solo dirti che ho finito di leggere "L'oeuvre de Dieu, la part du diable" e che mi è piaciuto molto. Ne parliamo??
Adesso ho iniziato "La riserva" di Russel Banks, se vuoi ne possiamo parlare eh...

lunedì, luglio 4

Ma sono io!!!

...quando torno a casa e faccio da mangiare alla gatta!!
(ma credagheeeee)
(la gatta però è uguale)

Chi porta fuori il cane?

Sono fiera di dire che la mia squadra, "Vado a scendere il cane"*, è la vincitrice morale (l'ho appena deciso) della "caccia ai tesori di Parigi" dell'11° arrondissement, tenutasi sabato scorso. Un bel giro enigmatico tra vicoli e vicoletti, in un sabato mattina assolato e sonnolento, che ci ha subito visti partire per la tangente (fortuna che poi il compagno di viaggio ha avuto l'intuizione fatale).

*riferimento al titolo di un bel libro e all'abitudine mia e di Vins di girovagare la sera per l'arrondissement!

domenica, luglio 3

Inquietanti visioni

Magliette viste ieri a Parigi:

I ♥ amour

I [bistecca] BBQ

Quando ho visto la seconda, ero così stanca che ho riso come una scema.

lunedì, giugno 27

37,2°C le matin

Niente, solo per dire che qui, alle 19.24, ci sono 37°C e la situazione è un po'difficile...quando si dice i vantaggi di lavorare in un quasi seminterrato...

sabato, giugno 25

Inspiracion

Yo canto en mi corazón
y Tú, mi amigo, me inspiras mis pasos...

Me voy por el mundo
conociendo varia gente
pero nunca hay una persona
como Tú...

Mírame, ya estoy aquí
si pudieras mirarme, qué pensarás de mí...

Pero hoy es muy tarde
para dedirte que estoy cambiado
me duele, me duele que ya no estás aquí...ya es muy tarde para decirte que estoy cambiado,
ya es muy tarde para decirte que estoy cambiado...

Mírame, ya Yo estoy aquí,
Si pudieras mirarme, qué
pensarás de mí...pero hoy es muy
tarde, para decirte que estoy cambiado, me duele, me duele que
ya no estás aquí, me duele, me duele que ya no estás aquí, no estás aquí, junto a mí, no estás
aquí, junto a mí...!!!!

Non si fosse capito, in questo momento sono parecchio presa dall'ascolto dei Calexico...ecco se qualche anima pia mi regala un biglietto per un loro concerto, ovunque nel mondo, io parto....

domenica, giugno 19

Giochi di prestigio

Per sfuggire alla pazza folla che al sabato pomeriggio invade ogni centimetro quadro di Parigi, rendendo difficile persino fare la spesa al supermercato, il mio compagno di viaggio mi ha trascinata all'insolito Museo e Accademia della magia e dell'illusionismo. Da vedere anche solo per la bellissima location: rue Saint Paul, viuzza tortuosa e piccolina nel cuore del Marais, uno dei quartieri più autentici (folla a parte, ovviamente) e affascinanti di Parigi.

Facendoci largo tra folle di bambini urlanti (c'era persino una festicciola di compleanno), siamo scesi in un bel sottosuolo con soffitti ad arco e un sacco di attrazioni magiche e di illusionismo d'epoca. Ma sempre d'effetto! Dalla statua animata della cartomante, a tubi e cannocchiali in 3D, a "metti la mano nella bocca del leone" (e sentirai una cosa tipo la lingua che ti sfiora), a specchi deformanti, alla macchina in cui inserisci una monetina nella fessura del "personaggio" da cui vuoi una risposta: fra gli altri, erano disponibili Sant'Antonio, il diavolo, Cupido.
Abbiamo persino assistito ad uno spettacolo di magia con le carte...che dire...eravamo felici come bambini! E il mio compagno di viaggio, che si vanta di essere un po' esperto in giochi di prestigio con le carte, rosicava dall'invidia di fronte al prestigiatore (bravo e simpatico, devo dire...ha fatto lo spettacolo in francese e inglese, visti i numerosi turisti, abbiamo riso come scemi). Soprattutto è diventato giallo quando una signora del pubblico, invitata sulla scena, ha mescolato le carte con l'abilità di un croupier.
Unica nota: la solita, penosa famiglia di italiani. Durante lo spettacolo, il papà ha commentato ai figli, a voce alta, ogni mossa del prestigiatore, come se questi fossero imbecilli e non riuscissero a capire niente. Ovviamente il "mago" gli ha lanciato un sacco di occhiatacce e commentini taglienti ("Italiani blablabla"). Ok che i bambini non capivano né francese né inglese...ma il bambino russo con la nonna, invece? Loro sono rimasti belli tranquilli, eh. E nessuno dei due parlava francese o inglese.
Prossima tappa: il museo del luna park (esiste, esiste...)

giovedì, giugno 16

L'inverno finirà...

...e così anche il gelo nel tuo cuore...

Il video che, stando a Repubblica, furoreggia negli Stati Uniti, opera di una giovane grafica italiana (sua l'illustrazione in basso, mi è piaciuta subito), è tanto caruccio e bellino. Ben fatto, forse mi ricorda un po' Wes Anderson. Niente da dire.

Però a me ha fatto subito venire in mente questo video di Dente, Baby Building, più rustico ma toccante, proprio come la canzone. Me l'aveva fatto conoscere un mio ex collega che ora scrive libri e, a quanto pare, in Italia è un po' il giovane caso letterario dell'anno (sta cippa che ti nomino, caro mio...tanto lo so che ti cerchi su google tutti i giorni).

martedì, giugno 14

Dicesi troia

Beh io che scatto la foto non è che sia molto più intelligente, eh.

Della difficoltà...

...di trovare della salsa di soia qui a Parigi. Incredibile. Nei 3 supermercati attorno a casa mia, stasera neanche l'ombra. Un commesso ha persino finto di non sapere cosa fosse. Ha dovuto chiamare un collega, il quale mi ha spiegato per 15 minuti che no, avevano finito la salsa di soia.
Ma sono cose...

lunedì, giugno 13

Attimi di pace domestica

Sto leggendo...

L'oeuvre de Dieu, la part du Diable, lungo titolo francese di "The Cider House Rules" di John Irving, uno dei miei autori preferiti. Spero di lasciarmi avvolgere anche da questo libro, come già dai precedenti, e di farmi trasportare sulla costa est degli Stati Uniti, per osservare la vita dei personaggi nelle varie età della vita. Sì, spero di lasciarmi avvolgere come da una grande coperta di pile, soffice e calda, che fa compagnia e lascia addosso, non solo nel fisico, una bella sensazione di calore.
(oh ma se sto giro tira ancora fuori Amsterdam mi arrabbio neh)


Ehi, tipo dell'aereo, guarda che mica ci stavo provando con te (solo un po'), ero davvero curiosa di sapere che libro di Irving leggendo, anche a me Irving piace molto eh, se fossi stato un po' meno gnucco ne avremmo anche potuto parlare...e invece tu, da bravo francese-paletto-nel-culo, mi hai un po' snobbata...pfui...

A desperate housewife!

Come ogni week-end da ormai un paio d'anni, ho passato gran parte del mio tempo a spignattare. Invece di comprare la pappa della gatta, che è agli sgoccioli e domattina che cavolo le do da mangiare?, invece di fare una lavatrice o di passare l'aspirapolvere che i grumetti di polvere/peli di gatto svolazzano allegramente per casa, ho sfornato roba per un plotone. Esperimenti mica sempre riusciti, eh. Come la torta salata che doveva lievitare ma, al contrario, dopo il passaggio in forno si è misteriosamente sgonfiata. O la macedonia di mango e banana a cui ho aggiunto un po' troppo zenzero e che mi toccherà papparmi domani in ufficio. O la pasta giappo senza calorie senza glutine senza soia senza gusto senza niente che appena apri il pacchetto ohibò esce odore di pesce, e che ho dovuto inondare di soyu ma senza successo (testata per dovere d'ufficio, eh, per fortuna il mio compagno di viaggio che provvidenzialmente passava di lì/qui si è pappato tutto arrivando persino a dire che non era male, vabbé lui mangia qualunque ma qualunqe cosa).
Il tutto coronato dalla stagione 5 di "The Office"...yeah!! (e vabbé lo confesso, anche da qualche episodio della "Signora in giallo")

domenica, giugno 12

La leva calcistica della classe '68

Forza Padova, andrà meglio l'anno prossimo!!

martedì, giugno 7

Ma si può?

- Sono solo al secondo giorno di lavoro, e già non dormo di notte per l'ansia e l'angoscia di vivere ancora un fallimento. E mi sveglio di colpo in preda al panico. No, dico, ma si può essere più pirla?

- Oggi pomeriggio sono andata in clinica a togliermi i punti alle gambe e dietro la testa. Il chirurgo, letterale: "Allora adesso vediamo dove ha la bua...oh che brutta brutta bua!! ... E adesso stenda bene le gambine sul lettino". No, dico, ma si può? Ma questo ha a che fare solo con minorenni (o minorati)?

- Saudade do futuro. Nostalgia del futuro. Non c'entra niente ma mi piaceva. L'ho visto su un volantino attaccato a un palo della luce vicino a casa.

domenica, giugno 5

Parigi - Istanbul

"Venezia mi ricorda istintivamente Istanbul
stessi palazzi addosso al mare,
rossi tramonti che si perdono nel nulla"

(grazie Nicola per avermi fatto conoscere questa bella canzone di Battiato)
Vorrei parlare per ore di questo viaggio bello e sorprendente. Dei profili delle moschee che si stagliano, in cima alle colline, in fondo al cielo. Delle stradine in pendenza che sbucano dove meno te lo aspetti. Dell'aria che si respira, cosmopolita e carica di storia. Dell'invito alla preghiera dei muezzin, puro e toccante (anche alle cinque di mattina!). Dell'odore di pesce alla griglia che impregna le narici nei dintorni del ponte di Galata. Dei miei piedi che sguazzano felici nell'acquetta sporca del mercato del pesce, la sera, deserto. Di Abdel, turista francese sperduto che abbiamo conosciuto per strada e che è rimasto con noi per tutto il viaggio, nonostante mi abbia chiesto se ero polacca o rumena e abbia insistito a chiamarmi Giuliana. Dei miei occhi abbagliati alla mattina, durante la colazione, di fronte alla magnifica vista dal tetto dell'hotel: a destra l'Asia, a sinistra la Moschea Blu e Aghia Sofia. Del Leb-y-deria, dei suoi cocktail sciccosissimi (tra basilico, mastic e lamponi) e delle nostre pazze risate. Dell'hotel in cui Agatha Christie ha scritto "Assassinio sull'Orient Express". Di Kadakoy e della gente seduta sul marciapiede, su seggioline piccolissime, intenta a bere the e giocare a backgammon. Del turco bellissimo seduto di fronte a noi sul traghetto verso Kadakoy e che Vins, bravissimo, è riuscito a fotografare di sfroso. Del succo di melograno e di arancia fatto al momento, per strada. Di Pascal il falso turkmeno e dei suoi racconti allucinanti. Del raki che in quel momento mi scorreva nelle vene e mi ha aiutato a sopportare le sue cazzate. Del dessert al semolino con gelato alla vaniglia che ci siamo disputati a colpi di cucchiaino. Del simpatico ragazzo conosciuto in aereo. Del caffé turco, una cosa densa e schiumosa profumata al cardamomo. Dell'harem di Topkapi e delle risate con Abdel a proposito degli "eunuques noirs". Del tram che funziona a gettoni. Del dessert al petto di pollo che stavo per ordinare. Della grande nostalgia che adesso mi pervade. Ma come dice il saggio...domani è un altro giorno...

domenica, maggio 29

Si ricomincia

Domani parto a Istanbul.
Lunedì prossimo inizio un nuovo lavoro. Sugli Champs, mica fuffa. E no, non sarò commessa da Vuitton (mica ho l'esperienza necessaria, oltre a tutto il resto). E pensare che venerdì ero ancora disoccupata & sconsolata...

mercoledì, maggio 25

La tigre della Malesia a riposo

Sempre all'erta!

Paris le matin

Stamattina l'aria è fresca, il cielo è di un blu incredibile, il contrasto con il verde acceso degli aceri di fronte alla mia finestra e il rosso dei mattoni degli edifici è un piacere per gli occhi e mette da subito di buon umore. La città comincia a muoversi, la porta finestra è aperta e sento rumore di scooter, qualche macchina, vocio di bambini che vanno a scuola. La gatta, come al solito, è partita a esplorare uno dei terrazzini vicini. L'erba del vicino è sempre più verde, no? Un anziano che mi abita di fronte, mezzo pazzo, è sul balcone in accappatoio e gesticola parlando da solo. La città la mattina è bellissima la domenica, quando esco a correre verso le 11 e tutto è ancora deserto, in ogni stagione, incontro solo qualche turista cartinamunito che cerca il Père Lachaise o qualche indigeno con la baguette sotto il braccio che cammina rasentando i muri, o in tuta con gli occhi ancora incollati e il cane al guinzaglio. Ricordo in particolare una mattina ghiacciata di gennaio, il quartiere vuotissimo e un'aria gelida che mi sferzava il viso. Correvo, la musica forte nelle orecchie. Mi ha messo un'energia incredibile.

lunedì, maggio 23

Tocchiamo ferro

Cosa manca ai pomeriggi passati a guardare la Signora in Giallo, al fatto che sono piena di punti che tiracchiano, alla mancanza di lavoro, alle piantine di rose invase dai vermetti e a una gatta indisciplinata? Ma naturalmente il solito vulcano islandese che si mette a eruttare ogni anno quasi nello stesso periodo. Visto che l'anno scorso ho evitato un pelo la chiusura degli aeroporti (ero partita, ignara di tutto, il giorno prima), sento che, dato il mio particolare karma in questi ultimi ann...ehm mesi, la settimana prossima non sarò a Istanbul ma qui a Parigi a maledire cani e porci.

mercoledì, maggio 18

Tonteria

Quando sei reduce da un piccolo intervento chirurgico e, invece di startene tranquilla a casa come le brave ragazze, non solo giochi con la gatta, facendo riaprire le ferite, ma in più ti schianti il mignolo del piede contro un mobile (e non a casa tua). Adesso zoppichi e hai male ovunque, e probabilmente stanotte non dormirai, ma te la sei cercata.

Ohibò, una mezza vaschetta di gelato alla vaniglia con caramello e noci di pecan e passa la paura!

Tecniche di mimetismo

Deve solo perfezionarsi un po'...

Ti rendi conto di aver toccato il fondo quando...

...realizzi di aver passato tutto il pomeriggio a guardare in streaming vecchi episodi della "Signora in giallo" (compreso quello con Jessica Fletcher che aiuta Magnum P.I)...

(Jessica perdonala, non sa quello che dice!!)

lunedì, maggio 16

Midnight in Paris

Una delle poche cose che mi mancheranno di Parigi, città molto difficile da vivere giorno per giorno, sono le passeggiatine serali con il mio amico. Noi diciamo "scendere il cane". "Ti va di scendere il cane stasera? Sì? Da me o da te?". Così finisce che scopriamo tanti nuovi angoli del nostro bell'arrondissement, l'undicesimo, e di quelli limitrofi. Vie, viuzze, boulevards, passaggi, piazze, piazzette e scalinate...non ci sfugge nulla. Neppure certe zone ignote da me classificate come "hic sunt leones". Stasera siamo andati un po' in giro a casaccio, poco lontano perché il mio amico era stanco (anch'io, stanca dopo un week end di cazzeggio a oltranza). Strade semideserte, lampioni un po' fiochi, passi rapidi, griglie nere, giardini segreti, parchi silenziosi, viuzze in salita, bar con insegne colorate, gente che beve e ride e mangia e parla forte. Scorci preziosi che sembrano usciti dritti da un film...

mercoledì, maggio 11

Crimini & misfatti

Ecco la piantina (una primula) che la mia gatta stamattina ha divelto dal terrazzino dei vicini. L'ha poi trascinata per le foglie fino all'ingresso della mia porta finestra.
Complimenti eh.
E adesso con che faccia mi presento da loro per scusarmi?
Piccoli mostri crescono.
Alé.

Perle di saggezza

Il vero specchio dei nostri ragionamenti
è il corso della nostra vita

Montaigne

La revancha del tango

Avete presente piazza della Bastiglia? E' una grande piazza rotonda (la cui circonferenza corrisponde più o meno, anzi più meno che più, alla vecchia prigione), con in centro un'alta colonna verdastra sormontata dal genio della libertà, doratissimissimo. Da questa piazza partono poi diversi viali, come tante zampe di ragno.
Ecco, ieri sera la piazza pullulava di persone. Migliaia di persone, giovani e meno giovani. C'è stato un grande concerto, gratuito come spesso accade qui, per ricordare i 30 anni dall'elezione di Mitterand. 30 anni fa, il 10 maggio 1981, a bastiglia ci fu un grande concerto per festeggiare l'avvenimento. Stasera si è replicato. si sono esibiti vari artisti, alcuni dei quali a me completamente sconosciuti, e, per ultimi, i Gotan Project. E'un gruppo ormai noto ovunque (persino nella pubblicità di non so che detersivo), franco-argentino, anche se i tre membri sono un argentino, un francese e un belga, come nelle barzellette, e vivono qui. Fanno una specie di elettrotango, o non so come si chiama. Non sono appassionatissima, però ero curiosa. Alla fine, è stato magico. Emozionante.


La scena è buia. sono illuminate solo due persone (ma si intuisce che ce ne sono di più...e alla fine si vedranno in totale sette musicisti, tra cui una violinista): un ragazzo con una fisarmonica e un uomo con una chitarra, la gamba sinistra poggiata su una sedia. Tutti e due portano il "vestito della domenica": completo grigio scuro con panciotto dello stesso colore, camicia bianca, cravatta rossa e cappello scuro leggermente calato sugli occhi. cominciano a suonare. A un tratto, arriva una donna bellissima, mora capelli lunghi mossi e vestito nero da sera e comincia a cantare. Vi giuro che mi sono veramente sentita in una bettola di Buenos Aires a inizio novecento, tra gente losca, immigrati, prostitute, giocatori d'azzardo, magnaccia e ballerini di tango.
Alla fin fine, tutte le loro canzoni mi sembrano uguali. E preferisco i meno noti Bajofondo. Però, chissene. Son tornata a casa col sorriso sognante e gli occhi danzerini.

mercoledì, maggio 4

Balconcino fiorito...

...con intrusa!


lunedì, maggio 2

A proposito di quadri...

Per la persona che ha commentato sotto: a proposito di quadri...Questa foto sembra finta ma assicuro che l'ho scattata io, di pirsona pirsonalmente. Ecco, forse la qualità non è il massimo (ho usato l'iPhone del mio compagno di viaggio, causa perdita per strada del caricabatterie della mia macchinetta...lo immagino mentre ora viaggia felice nel nord ovest andino).

Questa montagna impressionante è il Fitz Roy, sulle Ande, nel sud della Patagonia.

Sembra proprio un quadro, sembra finta. E pensa a quando una cosa simile te la vedi con i tuoi occhi! Eravamo scesi dal pullman che ci stava portando a El Chaltén, visto che volevamo anzi volevo io fare a tutti i costi una lunga camminata di 22 km (andata e ritorno, eh) fino a Laguna Torre, ai piedi del Cerro Torre (che nella foto è poco più a sinistra e non si vede). Di fronte a cotanta bellezza sono rimasta basita, senza parole, impressionata, di sale, intimorita, senza fiato, letteralemente senza respiro, con la gola secca, in una sorta di mistica commozione.

E intanto...il mio compagno di viaggio se ne stava nascosto dietro il pullman a fumarsi la sua sigarettina...sigh...triste non poter condividere questi momenti...


Finistère uber alles

Il Finistère è verde verde, verdissimo, di tutte le sfumature di verde, dal verde quasi fosforescente dei prati appena tagliati a quello scurissimo delle foreste, e poi è denso di vegetazione, ricco, rigoglioso, pieno di boschi e foreste e fiumi e stagni e laghetti, e tanti tanti fiori dai mille colori, e con dolci colline (la più alta è 300m), e poi le falesie a picco sull'oceano e il mare gelido come la morte...e ho sgambettato come una capretta per il sentiero costiero, a tratti impervio, saltellando fra i massi e passando fra rovi e ortiche, ho visto tante caprette e un bel caprone che brucava tranquillo su un prato a picco sul mare, con tanti maialini neri piiiiiiiccoli che gli correvano fra le zampe, e pecore e mucche, e ruscelli da guadare, e quello che avevo preso per una foca e invece era uno scoglio, e pescatori, e tantissimi gabbiani, e il paesello della sardina, e ancora tanti maiali ma stavolta enormi, e un tipo che suonava uno strumento stranissimo, da solo su una roccia, e le solite lacrime che sti paesaggi mi fanno scendere (ma proprio in una creperia mi doveva succedere?).......
chissà perché mi piacciono tanto i "bordi", queste terre di confine quasi a strapiombo sul mare, delle terre strane, rudi, molto orgogliose, inizialmente difficili, ma molto ospitali...

sabato, aprile 23

E sembra un sabato qualunque

Un pomeriggio solitario di caldi silenzi assonnati che si rompono con un sorriso
Vorrei tanto che i miei sabati fossero così...
(il prossimo che osa lamentarsi dei fine settimana a Parigi, gli spezzo le ginocchia)
(e poi ho visto un incrocio tra un'anatra e un tacchino, giuro!!)
(sì, ho comprato - e testato- un bellissimo libriccino di giri senza macchina attorno a Parigi)

Viernes de Quilmes y calamares!!!

Ovvero il piacere di rituffarsi per qualche ora nella magica atmosfera argentina, ma in piena Parigi.

venerdì, aprile 22

Kiss & drive

Ieri sera sono stata a un concertino nelle vicinanze, in zona Bastiglia, in un tipico bar parigino modaiolo pieno di gente figa e modaiola (e me). Suonavano alcuni gruppi fra cui, mi dice un amico, una ragazza italiana che vive in Belgio e che fa musica pop/folk/indipendente. Boh. Provare non costa niente, quindi ci avviamo di buona lena verso questo posto che si rivela essere un ex stabilimento industriale riconvertito in simpatico bar/club (ma che vuol dire club??).
Elisabetta, alias Kiss & drive, ha suonato per ultima, dopo le 23, quando io e i miei amici eravamo ormai provati dai due gruppi precedenti, specie il secondo che non voleva più andarsene (complice anche il fatto che la metà del pubblico era composta da colleghi falsi e compiacenti che continuavano a chiedere il bis).
Comunque è brava, ha una bella voce (tra Regina Spektor e Martha Wainwright), una presenza scenica notevole, un po'clownesca, e delle canzoni vissute in cui chiunque si può immedesimare...a me piace "your dog", che però a quanto vedo non è nella lista di myspace...
In ogni caso, da tener d'occhio! Se ripassa a Parigi, un altro suo concertino me lo rivedo con molto piacere...

mercoledì, aprile 20

Argentina 2011

Aperto per ferie

Non so quanto durerà, ma qui si ha voglia di ricominciare. Indi per cui, il blogghetto riapre.
Complice la mia temporanea "latitanza di impiego fisso" (ma dove sei andatooo??), ho tempo da vendere per scrivere i cavolacci miei invece di tediare amici vicini & lontani. Soprattutto, il cervello mi si è risvegliato da un lungo letargo in cui fare il sudoku era diventata la sfida suprema (la Settimana Enigmistica, invece, non si tocca eh).
Tante cose sono cambiate rispetto all'inizio: a parte le persone che sono entrate e uscite dalla mia vita, e quelle che si sono sedute e mi fanno tuttora compagnia, sono più matura (forse) e sicuramente molto meno disincantata. Ah ma dov'è andata l'innocenza dei primi tempi, la rivoglio...
Mi sento in un momento particolare della mia vita, ho molta più consapevolezza di certe cose: semplicemente, alla fin fine ho riflettuto bene e mi sono detta che io e il mio benessere venivamo prima del mio lavoro, e che non volevo più saperne di impieghi eticamente discutibili (vedi losca azienda) e che mi portavano, spesso, a lavorare anche la sera. Oddio detto così sembra molto new age...in realtà sono cose di cui mi sono resa conto dopo, a mente fredda.
Sono forse preda di una crisi della quarantina anticipata? O di una crisi adolescenziale tardiva?