domenica, ottobre 30

Ho visto cose

Stamattina, mentre correvo come ogni domenica lungo la Promenade plantée, ho visto un barbone disteso su una panchina che, matita alla mano e occhiali sul naso, stava leggendo "Il Terzo Reich"...

domenica, ottobre 23

Pensieri di una domenica qualunque

E' la mattina di una domenica assolata ma fredda fredda, la gatta è qui vicino a me, accanto al pc, sta facendo la sua toilette, ho la radio accesa su una stazione, FIP, che mi piace molto perché propone tutti i generi di musica possibili così, uno dopo l'altro, come se ascoltare un brano di musica classica fosse la cosa più naturale al mondo dopo un pezzo di elettronica. Sono ancora quasi in pigiama, niente più canotte e pantaloncini oramai, mi giro verso il terrazzino e sono abbagliata dalla luce del sole che si riflette sui vetri del palazzo di fronte, il cielo è blu turchese non c'è manco una nuvola, abbasso gli occhi e vedo le mie belle piantine, in fila una accanto all'altra, un bel misto di colori, tra il viola dei ciclamini e il verde del basilico. Non si sente alcun rumore. Anche se abito in una perpendicolare a un boulevard molto frequentato, quello che unisce piazza della République a piazza della Nation, i rumori arrivano molto attutiti e molto lontani qui al quinto piano. Tanto verde attorno a me e tanta luce. Tra poco vado a correre un po', un'oretta se riesco, voglio approfittare della solitudine della grande città alla domenica mattina, sarà ancora più bello questo inverno. Poi questo pomeriggio mi metto ai fornelli, ho deciso che preparo i canederli! E li farò secondo la ricetta tradizionale della Nicolina, la signora che ci affittava un intero piano della sua grande casa sul torrente, a Caprile, vicino ad Alleghe, quando eravamo piccoli. Signora che ci raccontava di quando era partigiana, e che aveva un sacco di aneddoti a proposito delle montagne e dei suoi abitanti. Fu lì, a casa sua, che, rovistando nella biblioteca, lessi il primo Agatha Christie ("Tre topolini ciechi") che mi fece grande impressione e una paura boia. E' proprio una bella domenica, dolce come un buon bicchiere di vino :-), vorrei che il tempo si fermasse per poter approfittare a pieno di tutti questi colori, di queste luci e del non rumore....devo incamerare tutte queste belle sensazioni per poi poterle dosare durante la settimana, quando tutto sarà grigio, quando rientrerò nella routine del lavoro-colleghi...

lunedì, ottobre 17

Momento frivolo di autocelebrazione


Chinon, valle della Loira, sabato 15 ottobre.
Tanto ammmòre in questa foto dal pregevole soggetto...ma no, sono semplicemente la luce di fine pomeriggio e la macchina fotografica ultra-mega-profescional. Che fa miracoli, eh?!!

mercoledì, ottobre 5

E poi ti dicono di non guardare gli altri...

Per la serie "bella vita": il mio collega che arriva alle 9.30, fa pausa pranzo di 2 ore con le amiche e poi se ne va alle 16.30 perché, dice lui, "si sente stanco".

Sono soloinvidiosa...

lunedì, ottobre 3

Meditate, gente...

Ehm qualcuno ha idea di come cavolo si usa un sedicente cuscino da yoga che mi hanno regalato per il compleanno?

Ma...tra l'altro...cos'è poi un cuscino da yoga? No, nel senso che è durissimo e rettangolare, manco la gatta ci si avvicina.

Lo devo usare come poltroncina?

(Hmmm perché non mi hanno regalato il kit per fare i lavamenti al naso?)

People have the power

Ho rivisto con piacere, dopo tanti anni, "Aria di famiglia", un bel film francese del '97 di (e con) Jean-Pierre Bacri e Agnès Jaoui. Mi ha riportato indietro nel tempo, forse l'ho visto quando stavo a Nantes o addirittura a Brest, e rivederlo adesso, con un'altra persona a fianco, mi ha fatto uno strano effetto.

Il film è tenero e drammatico, ha parecchie battute acide ed efficaci, e i ritratti dei membri della famiglia, seppur caricaturali (la ribelle, il figlio trascurato, la mamma-megera, la nuora scioccherella), risultano ben delineati.

Tenero è il barista-ballerino Jean-Pierre Darroussin, che legge "in servizio" e che cerca di sensibilizzare Bacri alla letteratura.

Tenera e memorabile è la scena di lui e Catherine Frot, la nuora scioccherella, spontanea e trascurata dal marito, che ballano nel bar al ritmo di Patti Smith.

Nicola, mi sbaglio o tu hai il poster del film? Ricordi di una decina di anni fa!!