venerdì, settembre 30

Qualche novità

Primo giorno del nuovo lavoro. Nuovo ufficio, nuovi colleghi, nuovo computer, nuove super responsabilità (questo è detto per tirarmela un po'). Ma solita solfa: qui non ci sono orari, qui la pausa pranzo si fa davanti al pc (e io tiè, gli ho pure oliato le carte), qui ci si dà tutti del tu "perché siamo una piccola squadra", qui "sarai schiavizzata finché campi" (il virgolettato è mio). Per fortuna che abbiamo il fornetto a microonde su cui intendo infierire senza pietà.

lunedì, settembre 26

Ho sempre sognato di essere Paperinik



Anch'io voglio la stessa mascherina che Thora Birch porta in Ghost World (dal bel fumetto di Daniel Clowes).

domenica, settembre 25

Still lost

La seconda stagione di Lost comincia con qualche coincidenza di troppo, nevvero brother? In ogni caso, rivolgo un'accorata supplica ai produttori: togliete quell'imbarazzante parrucchino al dottor Jack! Quella frangetta cotonata, tipicamente anni 80, è inguardabile e fa ridere...e fatelo smettere di piangere, suvvia, che pare la Madonna addolorata.
Ora non mi resta che mangiarmi le dita in attesa della prossima puntata.

You've gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music
Even if nobody else sings along

The Mamas and Papas, Make your own kind of music
(no, non sono diventata pazza, anche se qui da qualche giorno si ascolta tutto il repertorio Motown a manetta)

venerdì, settembre 23

Vive les femmes au foyer désespérées!

Ho fatto un altro adepto: dopo i miei genitori, che ormai non possono più fare a meno della loro bidose settimanale di Desperate Housewives, è arrivato il turno de L'Altro. Ho cercato di riassumergli le prime sette puntate della serie: chi è morto, chi va a letto con chi, chi vorrebbe farsi chi, chi è losco/a, chi è impiccione/a, chi è grottesco/a. Ovviamente gli piace Susan e trova Bree "divertente".
Il signor Shaw, il detective assoldato dal padre di Zach, è Richard Roundtree, protagonista del film faro della blaxploitation, Shaft (visto lunedi' sera, ecco perché sono cosi' beninformata).
Who's the black private dick /that's a sex machine to all the chicks?
(Shaft!) ho finito per canticchiare orribilmente in falsetto ad ogni entrata in scena del nostro.

Questioni di ordinaria amministrazione/ 2

Meno una! La lettera della banca, con il codice che mi permette di consultare il conto via internet, è finalmente arrivata nelle mie mani. Ci credo...L'Altro ha incrociato Madame Poulbot sulle scale e la poveretta si è trovata sprovvista di scuse: di fronte ad uno sguardo minaccioso (o forse più probabilmente L'Altro stava per attaccare bottone, cosa in cui è specializzato), la malcapitata non ha potuto fare altro che cedere e tendere la busta. Molto meglio di un cane da guardia...

giovedì, settembre 22

Questioni di ordinaria amministrazione

Che fine ha fatto il pacco in provenienza dagli Stati Uniti che aspetto da due settimane? E le lettere (compresa quella delle tasse) che sarebbero dovute arrivare a inizio settimana? Domande spinose che forse dovrei rivolgere alla disinvolta portinaia del condominio, ribattezzata Madame Poulbot.
Nei fumetti del mio eroe metropolitano, Monsieur Jean, questa signora Poulbot è la concierge zitellona, baffuta, impicciona, urfida e infida, che nasconde la posta quando le gira e si permette di fare commenti sulle cartoline e le bollette che ricevono i vari condomini.
La mia signora Poulbot è una biondona appariscente di orgine spagnola, probabile vedova o divorziata, che abita un appartamento al primo piano da cui fuoriesce un inquietante odore di gas (e poi L'Altro viene a dirmi che sono paranoica). Consegna la posta anche lei quando le va, in genere verso mezzogiorno, depositandola con leggiadria sugli stuoini o facendola scivolare sotto la porta. Ovviamente quando arriva al quinto piano ha perso ogni senso dell'umorismo: la si sente sciabattare da due piani più sotto e imprecare contro la mancanza d'ascensore (anche se lei non sa cosa vuol dire farsi cinque piani a piedi con le borse della spesa).
Domani mattina obbligo la signora Poulbot a confessare le sue malefatte (tanto lo so che mi odia).

lunedì, settembre 19

Sono tornata. Dopo la breve parentesi bretone e l'ancor più breve incursione padovana rieccomi a Parigi. In cerca di un lavoro (possibilmente) pagato, (possibilmente) decente e non obbligatoriamente onesto. Le raccomandazioni sono, ovviamente, le benvenute.
Appena riesco a liberarmi di una tipa che sostiene che le ho ordinato una cucina in marmo, e che mi tormenta al telefono perché vuole sapere quando e dove la puo'consegnare, butto giù due righe. Appena finisco di ridere, dato che qui in Paris abito un buchetto tipo loculo, mi occupo del simpaticone che mi ha fatto questo ameno scherzetto di buon compleanno.

domenica, settembre 11