martedì, luglio 25

Fatterelli miei inutili

Le ricadute si moltiplicano, ed infatti eccomi ancora qui ad aggiornare il blog, senza sapere troppo cosa dire. Così racconto un po' i cazzacci miei.

Sorvolando sul caldo parigino, che poi mi secca stare sempre a lamentarmi, segnalo che al lavoro abbiamo un nuovo italiano. Un raccomandato (da me), un losco membro del clan dei siciliani, pur essendo pugliese doc ma con spiccato accento bolognese, giusto per confondere le tracce.

In realtà non c'è molto altro. Leggo come una iena, dato che leggere mi impedisce, anche se non sempre, di pensare. Il libro più divertente che ho letto nell'ultimo periodo è Tecniche di masturbazione fra Batman e Robin di Efraim Medina Reyes. Le avventure di Tordo e Coratella mi hanno fatto scompisciare nella metro, anche perché uno dei nostri colleghi è appunto soprannominato "Tordo". Ora però, prima di immergermi nella "Sessualità della pantera rosa", dello stesso autore, mi sono ributtata sul Fandorin degli inizi, quello del "Gambetto turco". Chissà perché, questo titolo mi ha sempre fatto ridere. Forse perché ho lo stesso senso dell'umorismo di un pisciatoio pubblico. L'ultimo Fandorin riletto, "Il consigliere di stato", mi ha procurato delle gradite penniche sul treno Parigi-Milano e degli assopimenti repentini sul Milano-Padova, facendomi risvegliare a Desenzano del Garda sbraitando un inutile "pardon pardon" al mio vicino, più veneto di me.

Musica non ne ascolto, ed infatti il nano è partito in meritata vacanza.

Vita sociale non ne faccio molta, e si vede.

Insomma, sono in un periodo un po' così, altrimenti detto "di transizione". Da cosa a cosa, è ancora un mistero.

domenica, luglio 23

Marie-Antoinette versione bonbon



A questo proposito, vorrei anch'io:

- qualcuno che mi massaggi i piedi
- le sue parrucche
- i suoi vestiti
- il conte Fersen
- le piumette

Le solite malelingue hanno insinuato che beh forse non ho proprio il physique du rôle. Invidiosi...

Il cielo è azzurro sopra Parigi

No, non sono partita in vacanza, nonostante le apparenze. Non cerco neppure di nascondermi dai Francesi, furenti dopo la vittoria italica ai Mondiali (l'ho fatto solo per qualche giorno). Sto semplicemente seguendo una cura di disintossicazione da televisione ed Internet. Durissimo. Ed infatti ecco la ricaduta: aggiorno il blog mentre guardo (anzi, divoro) "La signora in giallo".

Altro da dire? Che fa caldo, ma è tanto banale. Che non c'è un angolino ventilato in tutta Parigi, per noi miserabili che non abbiamo l'aria condizionata. Che andare in piscina il week-end fa rinascere i più orribili incubi di spiagge adriatiche sovraffollate, burinaggine compresa. Che in Marie-Antoinette, il film di Sofia Coppola, c'è una scena in cui si vede un paio di Converse. Che la linea 5 della metro puzza in maniera incredibile. Che al lavoro lasciamo perdere.

Luglio, cheppalle.