martedì, marzo 6

Na traggedia

La povertà della tv francese è proverbiale (tanto astio solo perché hanno sostituito il mio classico appuntamento del martedì sera con CSI Manhattan con una banale partita di calcio). Così, in vena di farmi del male, mi sto guardando su Rai 1 la tragedia di Pompei. Lacrime & sangue a iosa.

Sorvolo sulla mediocrità degli attori, in primis Lorenzo Crespi isterico e sordo (urla come un folle...o forse sono io che ho alzato troppo il volume della tv). Un velo pietoso sul baffetto della Cucinotta, di cui si vedono solo le tette (e il succitato baffino). Un complimento alle tenute delle donne, dei vestitini così me li metterei anch'io.

E adesso un baldo Plinio (il Vecchio) cerca di portare aiuto ai poveri malcapitati.

Ah, quanti ricordi...chi non ha dovuto penare sulla versione di latino in cui quello spaccamaroni di Plinio (il Giovane), invece di starsene buonino, descrive (ovviamente con dovizia di particolari) l'eruzione del Vesuvio che vede da Miseno? E la nube ramificata etc etc e la cenere etc etc etc. Un incubo, insomma. Quasi come la versione sulle fonti del Clitumno (oddio, stanotte me la sogno, lo sento)...

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