lunedì, dicembre 13

Dopo attenta riflessione ho capito perché leggo (quasi) solo libri che parlano di gay...semplicemente perché odio non dico il genere femminile in generale (anche se...), ma le eroine dei libri. Troppo belle, troppo fortunate, troppo intelligenti, soprattutto troppo metabolisticamente efficienti, trovano infallibilmente l'uomo/il lavoro della loro vita, spesso anche tutti e due in un solo colpo. Prendiamo per esempio i personaggi femminili di Tom Robbins, uno dei miei autori preferiti: da Leigh Cherie di "Natura morta con picchio" alla Ellen-Cherry Charles di "Coscine di pollo" alla Sissy Hankshaw (interpretata da nientepopodimeno che Uma Thurman versione grandi pollici) di "Even cowgirls get the blues", sono tutte bellissime avvenuriere che, dopo varie peripezie (amori, tradimenti, rapimenti, bombe, danze dei sette veli, autostop selvaggio, riconciliazioni) si ritrovano rigenerate moralmente e fisicamente. Chissà perché, me le immagino tutte bionde. Mi rodo d'invidia, eh? Certo. Perché anch'io non sono come loro? Certo, Sissy ha dei pollici enormi, fa pubblicità di detergenti intimi per un certo Contessa e poi si ritrova preda di cowgirls assatanate, e Leigh Cherie viene fatta prigioniera in una piramide...ma almeno protagonista di una storia un pelino più verosimile, perché no?
Semplicemente perché me ne sto svaccata sul futon con una tazza di the in mano e il computer sulle ginocchia, intrappolata, causa raffreddore, sotto una montagnola multistrato di maglietta maniche corte/maglietta maniche lunghe/golf di lana/felpa in pile. E ho il naso rosso. E un kleenex in mano. Pfui. Un paio di giorni, una decina di aspirine e mi rimetto in sesto.
Etciù.

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